Cannabis terapeutica, Costa: “Presto bandi per la produzione e coltivazione”

Sul tema della cannabis terapeutica ha parlato il sottosegretario alla Salute Costa, annunciando che presto usciranno dei bandi per la produzione e coltivazione.

“Nelle prossime settimane saranno pronti i bandi per la coltivazione di cannabis terapeutica ad uso medico da parte di aziende pubbliche e private”. Ad annunciarlo è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa alla trasmissione ‘Mi manda Rai3’.

Cannabis ad uso medico, presto i bandi per aziende private e pubbliche

“Stiamo varando dei bandi che diano la possibilità di coltivare cannabis ad uso medico anche ad aziende private e pubbliche per essere in grado di raggiungere l’obiettivo di essere autosufficienti nell’ambito della produzione“, ha affermato il sottosegretario alla Salute Costa.

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“Confido che nelle prossime settimane si possano avviare i bandi che diano il via alla produzione di cannabis ad uso medico nel nostro Paese”. Costa ha aggiunto che “si stima che il fabbisogno nel 2021 sia di 1400 kg ma l’Istituto farmaceutico militare di Firenze è in grado si e no di produrne 300kg”. Inoltre, ha aggiunto, “faremmo un errore se confondessimo la legalizzazione della cannabis con la cannabis ad uso terapeutico, questo lo voglio dire con estrema chiarezza e fermezza”.

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In Italia la coltivazione, trasformazione e commercio della cannabis a scopo terapeutico potrebbe garantire fino a 10mila posti di lavoro, dai campi ai flaconi. Questa è la stima fatta da Coldiretti, che ha commentato l’annuncio del sottosegretario Andrea Costa sui i bandi per la coltivazione di cannabis terapeutica ad uso medico. “In Italia la richiesta di prodotti terapeutici a base di cannabis è in costante crescita ma viene soddisfatta soprattutto dalle importazioni poiché al momento la sola produzione consentita è quella nello Stabilimento Chimico farmaceutico militare di Firenze, l’unico autorizzato alla coltivazione”, ha ricordato Coldiretti.

“Solo utilizzando gli spazi già disponibili nelle serre abbandonate o dismesse a causa della crisi nell’ortofloricoltura, la campagna italiana può mettere a disposizione da subito mille ettari di terreno in coltura protetta. Un’opportunità che va valutata per uscire dalla dipendenza dall’estero e avviare un progetto di filiera italiana al 100% che unisce l’agricoltura all’industria farmaceutica”, annuncia Coldiretti. Questa prima sperimentazione potrebbe aprire potenzialità enormi se si dovesse decidere di estendere la produzione in campo aperto nei terreni adatti.

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