Due dei 4 ragazzi avrebbero scelto il rito abbreviato che in caso di condanna assicura uno sconto di pena, ma poi si è optato per quello ordinario
Una decisione che giunge a sorpresa quella presa da Ciro Grillo e dai suoi amici, dopo un lungo incontro assai teso tra legali e genitori. Alla fine di questa drammatica riunione, si è optato per il rito ordinario. Ciro, figlio di Beppe Grillo, e i suoi amici, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta sono accusati di violenza sessuale ai danni di Silvia, una ragazza italo norvegese.
Con la scelta del rito ordinario, viene meno lo sconto di un terzo della pena che invece si avrebbe con il rito abbreviato. Una scelta molto sofferta, perché non condivisa da tutti e quattro. Due dei ragazzi infatti, avrebbero voluto il rito abbreviato, ma nonostante la diversità di opinioni, alla fine hanno deciso di restare uniti, con i riscgi questa decisione comporta se dovessero essere condannati per violenza sessuale.
Dopo il rinvio a giudizio dei ragazzi, il gip Caterina Interland aveva stabilito il 20 ottobre come data per scegliere che tipo di rito scegliere, se abbrevito oppure ordinario, appunto, e avrebbero indicato anche su quale elenco dei documenti concentrarsi.
Ieri c’è quindi stato il vertice (non vincolante) di fronte al giudice. Un incontro molto teso, al punto che i legali si sono detti che avrebbero dovuto pensarci ancora una notte e poi far sapere la decisione al magistrato. Comunicazione che sarebbe dovuto avvenire stamane ma il giudice non c’era e forse verrà a conoscenza di tutto in modo formale, lunedì mattina. Ciò vuol dire che c’è una piccolissima possibilità che le cose da oggi a lunedì cambino. Tuttavia l’incontro di ieri va verso il roto ordinario.
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Gli avvocati hanno voluto presenti anche i genitori dei ragazzi, perché fossero consci di cosa potrebbe succedere se i loro figli dovessero essere condannati. Le pene vanno da minimo 6 anni a 12 anni, perché i fatti sono accaduti alcuni giorni prima che entrasse in vigore il codice rosso. Con le nuove regole la pensa sarebbe stata dagli 8 ai 14 anni.
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Edoardo Capitta e Vittorio Lauria avrebbero preferito il rito abbreviato, mentre Ciro Grillo e Francesco Corsiglia erano più protesi per il rito ordinario.
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