Green pass, boom dei certificati di malattia? Nessuna responsabilità dei medici

Green pass, boom dei certificati di malattia? Nessuna responsabilità dei medici

Rispetto allo stesso giorno della settimana precedente, venerdi nel G-Day si è verificato un Boom dei certificati di malattia? “Nessuna responsabilità dei medici, al massimo è il cittadino che truffa il medico”, ha dichiarato Silvestro Scotti, il Segretario nazionale della Fimmg, il principale sindacato dei medici di famiglia.

“Sono stati sottovalutati gli effetti del meteo e dell’epidemiologia. Non si può confrontare il venerdì di questa settimana con il venerdì scorso – ha dichiarato Scotti, il numero uno della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale,- quando” climaticamente “ancora eravamo in estate. C’è stata una settimana di pioggia e freddo”, è stato rilevato “un abbassamento delle temperature di 10 gradi e” si sono verificati “i primi casi d’influenza. Considerare le due giornate sullo stesso livello non è scientifico”. In aggiunta secondo il medico Scotti, “alcuni di questi lavoratori in malattia potrebbero essersi vaccinati” per proteggersi dal Covid-19 “in questi giorni e aver sviluppato dei leggeri effetti collaterali come la febbre. Sono troppe le variabili per dire che si è trattato di un aggiramento del Green pass”.

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Quindi la causa che ha determinato, in una settimana, l’aumento dei certificati di malattia del 22,6% “non può essere responsabilità dei medici – ha dichiarato Scotti – Sfido qualunque medico a fare una diagnosi di certezza a 24 ore dalla comparsa dei sintomi: è il cittadino che truffa il medico, non è il medico che è complice di una truffa”.