Recentemente un’anziana si è trovata a lottare per vedersi restituire il suo Gratta e Vinci legittimo, sottratto dal famoso tabaccaio poi in fuga. Questa vicenda invece parla di una donna che quattro anni fa, provò ad incassare un Gratta e Vinci falso.
Giuseppa Santoro, 60 anni, quattro anni fa, si trovava in vacanza a Roma e tentò di incassare un Gratta e Vinci da ben 500 mila euro. Peccato che il biglietto fosse fasullo. La 60enne si era beccata una denuncia ed era finita a processo con l’accusa di tentata truffa ai danni dello Stato.
Ieri per la donna di origini calabresi ma residente in provincia di Verona, è arrivata da Piazzale Clodio la sentenza di condanna: quattro mesi di reclusione con pena sospesa, poiché incensurata. Oltre al pagamento di 120 euro di multa.
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La donna dovrà inoltre risarcire in sede civile Lotterie Nazionali, che si è costituita parte civile nel processo come forma di tutela verso il gioco lecito. Il pm Andrea Iolis aveva chiesto una pena di un anno e sei mesi. L’avvocato della Santoro, Valentina Romoli, ha dichiarato: «Faremo sicuramente ricorso in appello. La signora è una persona perbene ed aveva agito assolutamente in buona fede».
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