Processo Regeni, nuova udienza gup entro gennaio

La nuova udienza gup che dovrà decidere del destino del processo sulla morte di Giulio Regeni sarà fissata entro gennaio. In quella sede il giudice dovrà intraprendere tutte le strade possibili, a cominciare da una nuova rogatoria in Egitto, per rendere effettiva e non solo presunta la conoscenza agli imputati del procedimento a loro carico.

Dunque non prima della fine dell’anno si scoprirà la sorte del procedimento a carico di quattro 007 egiziani accusati dalla Procura di Roma di avere sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni nel 2016. A seguito della decisione della III Corte d’Assise di ieri, che ha annullato il provvedimento di rinvio a giudizio, ora è di nuovo tutto tra le mani del gup che nel maggio scorso ha mandato a giudizio i quattro sostenendo che si sono volontariamente sottratti al processo. Una tesi sconfessata ieri dai giudici dell’Assise. Circa 15 faldoni contenenti tutti gli atti del processo, torneranno entro 20 giorni, all’attenzione del giudice Pierluigi Balestrieri, il quale dovrà fissare una nuova udienza, per poter affrontare il noto dell’assenza e della mancata notifica per il generale SAbir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif.

A decidere sull’eventuale sospensione del processo a carico degli 007 sarà il gup di Roma dopo che avrà intrapreso tutte le strade per rendere effettiva agli imputati la conoscenza del procedimento a loro carico. Dopo la rogatoria, che sarà chiesta in sede della nuova udienza gup, il giudice fisserà una seconda udienza, a distanza di qualche mese, per fare il punto sulle “ricerche” dei quattro. Se rimarranno irreperibili, il gup emetterà un’ordinanza di sospensione del procedimento. L’iter previsto a quel punto è il rinnovo della rogatoria ogni 12 mesi.

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