Ponte Morandi, iniziata la prima udienza preliminare. Chiesta la ricusazione del Gup dai legali dell’ex ad di Aspi e Atlantia, Giovanni Castellucci, e di altri imputati.
Questa mattina è iniziata la prima udienza preliminare per le 59 persone indagate per il crollo del ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018 e che causò la morte di 43 persone. E proprio in questo primo giorno del maxi processo è stata depositata l’istanza di ricusazione del giudice Paola Faggioni. La richiesta è stata presentata in Corte d’appello dai legali dell’ex ad di Aspi e Atlantia, Giovanni Castellucci, e di altri imputati. Nel processo, contro tutti gli imputati, si è costituita parte civile la Regione Liguria. Le accuse, a vario titolo, sono di crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, falso, omissione d’atti d’ufficio e rimozione dolosa di dispositivi per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Regione Liguria costituita come parte civile
Secondo quanto si apprende da Reuters, l’udienza preliminare sulla vicenda del crollo del Ponte Morandi è stata rinviata in data 8 novembre, in attesa che la corte d’appello di Genova si pronunci sulla richiesta di ricusazione del giudice, depositata oggi dai legali di alcuni imputati. La ricusazione è stata richiesta per il giudice Paola Faggioni, la stessa che aveva firmato nell’ambito dell’inchiesta sulle barriere fonassorbenti un’ordinanza di custodia cautelare per alcuni ex manager di Aspi, e sui quali aveva espresso alcune considerazioni sulla loro personalità.
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Più nello specifico, secondo i legali della difesa il giudice non può decidere se rinviare o meno a giudizio gli imputati dato che nel 2019 era stata proprio lei a firmare l’ordinanza di custodia cautelare con la quale vennero messi agli arresti domiciliari Castellucci e gli ex vertici di Aspi, nell’ambito dell’inchiesta sulle barriere fonoassorbenti pericolose. Inoltre, sempre secondo quanto avanzato dalla difesa, la giudice in quel provvedimento espresse una valutazione anche sul quadro complessivo emerso dalle indagini, svolgendo considerazioni anche sui fatti relativi all’inchiesta principale ed esprimendo considerazioni sulla personalità degli indagati.
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A seguito dell’udienza preliminare, comunque, o Faggioni o un altro giudice dovranno decidere se rinviare a giudizio i 59 imputati. Oggi si sono costituite oltre 200 parti civili, sulle 357 indicate dalla procura nella richiesta di rinvio a giudizio. Tra gli enti che si sono costituiti, si contano anche la presidenza del Consiglio, il ministero delle Infrastrutture, la regione Liguria, il comune di Genova e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.