Nel 2020 il nostro Paese ha registrato il calo più alto di immigrati. Persi in un anno 200mila abitanti e i residenti stranieri scendo dello 0,5%
Il nostro Paese ha registrato nel 2020, per la prima volta in vent’anni, il calo più elevato di popolazione straniera. In un anno l’Italia ha perso 200mila abitanti e i residenti stranieri sono scesi dello 0,5%. Dai dati raccolti dal 31esimo Dossier Statistico Immigrazione a cura del Centro studi e ricerche Idos, «sembrano superati i tempi in cui la popolazione straniera residente compensava i saldi naturali negativi degli italiani».
L’effetto Covid ha influenzato il calo della popolazione straniera, con un calo anche di iscrizioni dall’estero del -33,0% rispetto all’anno precedente e del -30,6% rispetto alla media osservata in questi ultimi 5 anni.
Gli stranieri, soprattutto i giovani, hanno patito meno gli effetti fatali del Covid ma nonostante questo, il loro tasso di mortalità è cresciuto in un anno del 25,5%.
«Da tutti questi elementi», spiegano i ricercatori, «scaturisce la diminuzione registrata nel 2020. In venti anni, solo nel 2015 e nel 2016 si erano registrati lievi cali (rispettivamente -4.203 e -12.409), ma decisamente più bassi. Invece, il calo del 2020 è il più alto mai avuto e, al netto delle acquisizioni di cittadinanza italiana e delle cancellazioni d’ufficio, è riconducibile alla pandemia (salvo aggiornamenti che l’Istat comunicherà a fine 2021 con i dati definitivi)».
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Per quanto concerne il mondo lavorativo, la pandemia ha portati a un forte calo dell’occupazione pari al -2%, ossia 456mila lavoratori in meno. In parallelo, c’è stata anche una diminuzione della disoccupazione (-271mila, -10,5%). «Due fenomeni in apparenza contrastanti, ma da leggere insieme all’aumento dell’inattività (ossia di chi non ha e non cerca lavoro): pandemia, restrizioni per il contrasto della diffusione del virus e chiusura di molte attività durante i lockdown, hanno fortemente scoraggiato la ricerca del lavoro anche tra gli stranieri», è il commento degli studiosi.
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Il numero degli stranieri che hanno un lavoro, nel 2020 si è ridotto del 6,4%, la disoccupazione del 12,4% e l’inattività del 16,2%. Le persone straniere con un lavoro sono scese a 2.346.000, e la perdita è di 159mila unità, perché nel 2019 erano 2.505.000.
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