Pochi i contagi negli istituti scolastici, gli studenti si infettano meno che in famiglia. La fine della pandemia potrebbe essere vicina
La scuola è un luogo sicuro dal Covid, lo dicono i dati positivi a un mese dalla ripresa delle lezioni. Solo un anno fa, quando ancora il vaccino non era diffuso e il Green Pass non esisteva, i casi di contagi arrivano a 6mila nel mese di ottobre e oltre 40mila a novembre del 2020. Fatto che portò alla chiusura delle strutture e il ritorno alla dad.
Oggi invece, secondo uno studio analizzato dall’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, la scuola è un posto più sicuro della famiglia, tanto che i bambini si contagiano meno che a casa. Oggi la Cabina di Regia del governo sul Covid ci dice che i casi di contagio e ricovero sono in costante discesa, l’indice Rt è stabilmente sotto 1 (ha segnato a settembre intorno allo 0,85, poi oscillazioni tra l’0,82 e lo 0,85)
Dunque la scuola è all’avanguardia nella lotta alla diffusione del virus. I giovani sono tra i principali veicolatori del virus, ma se le cose dovessero continuare in questa maniera e i giovani essere vaccinati, si potrebbe sperare che la fine della pandemia sia vicina.
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Secondo il consigliere scientifico del commissario all’emergenza Covid, Guido Rasi, “se riuscissimo a vaccinare il 90% dei cittadini sopra i 12 anni potremmo decidere che possa bastare così. Nella primavera 2022 il virus potrebbe girare di meno, anche se poi dovremmo fare i conti con quello che accade nel resto del mondo dove ancora non si è vaccinato molto. Ci sono quindi tante variabili che non ci consentono di andare oltre un certo ottimismo ma sempre monitorando la situazione”. E sull’addio mascherine “a fine primavera inizio dell’estate 2022, si può pensare a uno stop”.