Una carriera lunghissima tra cinema, teatro, radio e televisione. Ha iniziato negli anni ’40, ci lascia un grandissimo dello spettacolo
Il mondo dello spettacolo dà il suo addio al grande Elio Pandolfi, volto e voce inconfondibile che per quasi settant’anni ha lavorato tra televisione, cinema, radio e teatro dove fu attore, doppiatore, cantante e anche ballerino. Si è spento nella sua casa di Roma a 95 anni, era infatti nato il 17 giugno del 1926 nella Capitale. Ne hanno dato l’annuncio i suoi familiari, non si terranno funerali per sua espressa volontà.
“I più grandi mi hanno sempre apprezzato, da Mastroianni a Bice Valori, da Lauretta Masiero a Paolo Ferrari per arrivare a Maurizio Costanzo e Paolo Limiti e oggi sono contento dei tanti spettacoli belli che ho fatto e un po’ orgoglioso anche delle due tesi di laurea che sono state scritte su di me, una di circa 500 pagine all’Università di Firenze ‘Elio Pandolfi, un’orchestra di voci, attore cantante e doppiatore’ e l’altra all’Università la Sapienza Pandolfi nella tradizione dell’operetta, i suoi mille talenti” disse in una intervista il giorno del suo 92esimo compleanno.
Di sé raccontava: “Mia madre capì da subito che ero diverso dagli altri bambini inventavo commedie, recitavo versi da me composti, cantavo e ballavo nel cortile della scuola. Nel 1940, mi esibii per la prima volta in un’operetta famosa Al cavallino bianco. Lo spettacolo si tenne nel teatrino della mia parrocchia. Mi sentivo attore nato. Non era una scelta. Dovevo assolutamente fare l’attore. A tutti i costi!“.
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Diplomatosi all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, aveva debuttato a Venezia nel 1948 come mimo-ballerino in Les malheurs d’Orphée, ma il suo grande amore, la radio, iniziò nel 1949, scritturato da Nino Meloni per la Compagnia del teatro comico musicale di Roma. Amore continuato fino alla fine in qualità di conduttore del programma Hollywood Party su Radio3 dove raccontava aneddoti e storie sul cinema.
Come doppiatore aveva anche oltre 500 film all’attivo, in tantissimi lo ricorderanno per avere dato la voce anche di Stanlio della coppia Laurel & Hardy. Ha doppiato Donald O’Connor (Cantando sotto la pioggia), Groucho Marx (I fratelli Marx al college, Una notte all’opera), David Niven (Una ragazza, un maggiordomo e una lady), Philippe Noiret (Colpo di spugna), Anthony Perkins (China Blue), Peter Sellers (Il grande McGonagall), Timothy Spall (Il tè nel deserto), Red Skelton (Ziegfeld Follies), Spencer Tracy (La donna del giorno), Peter Ustinov (Il mistero del dinosauro scomparso), Clifton Webb (Dodici lo chiamano papà), Bela Lugosi (Dracula), Mickey Rooney (Una notte al museo). E’ stato anche stato la voce italiana dell’attore francese Jacques Dufilho in tutti i film della serie sul Colonnello Buttiglione. Nella nostra infanzia lo ricordiamo per avere dato doppiato i personaggi della Disney: Paperino, nei cartoni degli anni sessanta e settanta, Le tont ne La bella e la bestia, ma anche Daffy Duck.
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Nella sua vita ha recitato insieme, tra i tanti, a Wanda Osiris, Carlo Dapporto, Lauretta Masiero, Febo Conti, Nino Manfredi, Carlo Giuffrè, Antonella Steni e fu attivissimo nel campo dell’operetta fino agli ultimi anni. A teatro ha partecipato agli spettacoli di Garinei e Giovannini, Giuseppe Patroni Griffi, Luciano Salce, Mauro Bolognini.
In televisione partecipò fin dalla fine degli anni ’40 a numerosissime trasmissioni come Caccia al tesoro, Rosso e nero con Corrado e Campo de’ Fiori. E ancora il teatro con Il vizietto di Salce, 1979, il Njegus ne La vedova allegra, L’Imperatore Francesco Giuseppe in Parata di primavera, Gioacchino XIII Principe di Flausenthurn in Sogno di un valzer, Scugnizza con Gennaro Cannavacciuolo, il Narratore in Gasparone, Il capo degli eunuchi ne Il paese del sorriso.
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Nel corso degli anni ’70, tra impegni a teatro e in televisione, partecipò anche a trasmissioni radiofoniche come Il fischiatutto (1971) e Lei non sa chi sono io! (1972). Tra i film in cui recita ci sono: Perdonami!, Totò lascia o raddoppia?, Il figlio del corsaro rosso, La cento chilometri, Noi duri e Il magnifico avventuriero. Luchino Visconti lo scelse per interpretare il ruolo del cantante castrato nello spettacolo teatrale L’impresario delle Smirne.
Nel 2016 è stato premiato con il Nastro d’argento alla carriera alla casa del Cinema di Roma per il documentario a lui stesso dedicato dal titolo A qualcuno piacerà. “Con profonda tristezza apprendo della scomparsa di Elio Pandolfi, un grande attore e doppiatore italiano. Il mondo dello spettacolo piange oggi la scomparsa di un suo grande protagonista. Sono vicino alla famiglia in questa triste giornata”, ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini alla notizia della scomparsa dell’attore romano.
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