Agguato nel milanese: broker del narcotraffico muore in una sparatoria

Il sessantenne Paolo Salvaggio, broker del narcotraffico, è morto dopo essere rimasto coinvolto, questa mattina intorno alle dieci, in una sparatoria a Buccinasco, nel milanese.

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Era rimasto ferito da diversi colpi di arma da fuoco ed era stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Humanitas di Rozzano dove è deceduto. L’uomo era stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco alla testa, al volto e ad una spalla.

Una esecuzione plateale

Quella avvenuta è stata una esecuzione “plateale”, così l’ha definita la presidente della commissione regionale Antimafia Monica Forte. “Ho appreso con sconcerto della plateale e drammatica esecuzione che ha avuto luogo questa mattina a Buccinasco, in pieno giorno e in una strada del centro. È evidente come la scelta del luogo e dei tempi sia anche una dimostrazione di potere e impunità” ha osservato. “Sono confortata – ha aggiunto – nel conoscere l’avanzata qualità delle autorità milanesi, dalla Direzione Distrettuale Antimafia, alla Prefettura alle Forze dell’Ordine, e confido pertanto che piena luce verrà fatta su un caso che necessita di risposte in tempi rapidi e che non potrà lasciare spazi a verità parziali. Nel frattempo, mi sembra importante sottolineare una volta di più che nessuna forma di esercizio di un potere violento, oppressivo e concorrente a quello dello Stato sarà tollerato su questo territorio e che la necessità che le Istituzioni facciano la loro parte in maniera compiuta e corale sarà assolta anche dalla Commissione Regionale Antimafia senza indugi”.

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Così è morto Paolo Salvaggio

Raggiunto da tre colpi, l’ultimo sparato alla testa mentre era già a terra: così è morto Paolo Salvaggio, un pregiudicato che stava scontando i domiciliari a casa dell’ex moglie a Buccinasco. Poteva uscire due ore al giorno e in quelle due ore, in piena mattinata, è stato ucciso non lontano da casa, “immagino da professionisti – ha spiegato il sindaco Rino Piuri – arrivati in scooter, che quando era a terra gli hanno sparato un ultimo colpo alla testa”. Il sindaco ha fatto le condoglianze alla ex moglie che era in lacrime e stava parlando con i carabinieri quando l’ha chiamata. Salvaggio aveva precedenti per droga dal 1992, e aveva rapporti con la ‘ndrangheta e pare anche con altre famiglie mafiose. “Noi – aggiunge Piuri – abbiamo diverse telecamere intelligenti che già in altri casi sono state risolutive e le abbiamo messe a disposizione delle forze dell’ordine che le stanno visionando”.

Marta Zelioli

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