I trafficanti avevano abbandonato il camion sul ciglio della strada lasciandoli dentro. Le loro urla disperate hanno allertato i passanti.
Sabato scorso in Guatemala la polizia ha fermato un camion carico di migranti con destinazione Stati Uniti. Ben 126 persone assiepate nel vagone del tir che era stato abbandonato sul bordo della strada, un carico di disperati in fuga dal loro Paese falcidiato dalla povertà e dal devastante terremoto del 2010, nella speranza di una vita migliore e con l’obiettivo di attraversare il Messico per superare il confine.
È successo lungo la strada tra le città di Nueva Concepción e Cocales, ma i trafficanti hanno deciso di abbandonare il “carico”, forse per il timore di essere scoperti o perché il viaggio era impossibile, salvo approfittare della fiducia dei viaggiatori. I migranti sono stati soccorsi dalla polizia dopo che gli abitanti del luogo avevano avvertito le loro urla da dentro il container in cui erano rinchiusi, afflitti dalla fame e dalla mancanza di spazio.
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Una modalità che avviene spesso in questi mesi, solo la settimana scorsa in Messico la polizia ha trovato 652 migranti ammassati in sei rimorchi nei pressi del confine con gli Usa. La metà di questi erano minori, quasi 200 stavano facendo il viaggio da soli.