Massimo Adriatici, niente revoca dei domiciliari per l’ex assessore Voghera

L’ex assessore rimane agli arresti domiciliari. Il Gip di Pavia Maria Cristina Lapi ha respinto la richiesta di rilascio presentata dai legali di Massimo Adriatici.

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L’ex assessore di Voghera è accusato di eccesso colposo di legittima difesa. L’episodio è noto: a Voghera, in piazza Meardi, la pistola di Adriatici uccise il 39enne Youns El Boussettaoui, cittadino marocchino, dopo una colluttazione. Era la sera del 20 luglio. I domiciliari per Adriatici scattarono subito.

Gli avvocati Gabriele Pipicelli e Colette Gazzaniga avevano presentata la difesa di Massimo Adriatici subito dopo il deposito delle perizie balistiche e medico-legali. Dagli esiti degli esami sembrava già consolidata l’ipotesi dell’eccesso colposo di legittima difesa. Lo riporta il quotidiano «La Provincia Pavese». Il pubblico ministero Roberto Valli aveva espresso parere favorevole alla revoca del provvedimento, ritenendo il fatto «colposo». Una decisione «confortata dall’esito degli accertamenti tecnici compiuti», «con l’accertata esclusione della volontaria detenzione e porto di munizioni per armamento da guerra». Per questo, il pubblico ministero «esclude esigenze cautelari connesse al pericolo di commissione di reati con l’uso di armi o con violenza alla persona».

La revoca dei domiciliari di Massimo Adriatici: il no del Gip

Tuttavia, il Giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta in quanto «gli indizi di colpevolezza restano gravi». Soprattutto, si dice, non «sono emerse novità tali» da attenuare le esigenze cautelari. Gli avvocati della famiglia di El Boussettaoui, Marco Romagnoli e Debora Piazza, si erano opposti alla richiesta di rilascio. L’avvocato Pipicelli, che difende l’ex assessore, critica la decisione del Gip di tenerlo ai domiciliari nonostante il parere favorevole alla revoca del pm. Per lui si tratta di «una ingiustificata privazione della libertà personale ancora prima di un giudizio».

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I domiciliari per Adriatici scadranno comunque il 20 ottobre prossimo, quando saranno passati tre mesi esatti dall’episodio. Il tipo di reato per cui è indagato non prevede tempistiche maggiori per gli arresti domiciliari, a meno che non venisse modificato il capo d’imputazione. La data per l’incidente probatorio, chiesto dalla Procura, è lunedì 11 ottobre presso il tribunale di Pavia.

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