Riaperture, stop al distanziamento sociale: cosa cambia dall’11 ottobre

Sul tema riaperture arrivano delle novità: stop al distanziamento sociale di un metro a partire dall’11 ottobre.

Il Comitato tecnico scientifico aveva già parlato a fine settembre delle riaperture per stadi, cinema, teatri e discoteche. Grazie all’abolizione della distanza interpersonale di un metro per i musei e altri luoghi della cultura, cinema e teatri possono tornare alla normalità.

Riaperture dall’11 ottobre: cosa cambia per stadi, discoteche e manifestazioni culturali

Per stadi e palazzetti il governo ha stabilito un aumento della capienza massima delle strutture all’aperto al 75% e per quelle al chiuso al 60%: ovviamente l’ingresso è consentito solo a persone munite di green pass. C’è da fare una raccomandazione: la capienza negli impianti dovrà essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte al fine di evitare il verificarsi di assembramenti. Dovranno essere rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi.

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Quanto alle manifestazioni culturali, il governo è andato oltre le indicazioni del Cts di una capienza all’80%, portandola al 100% anche al chiuso in zona bianca. Un risultato possibile grazie all’abolizione della distanza interpersonale di un metro. Il nodo più difficile era quello delle discoteche. Dopo l’indicazione del Cts a riaprirle al 35%, erano insorti i gestori e la Siae: troppo poco per rendere conveniente la riapertura.

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«I costi di gestione di un locale sono troppo ingenti per poter riaprire con gli introiti di un 35% di capienza» era stato detto dai gestori delle discoteche. La richiesta è stata recepita dal Consiglio dei ministri, che ha portato la capienza al 50% al chiuso e al 75% all’aperto. Per i musei, infine, nessuna limitazione agli accessi. Con la novità più importante che si riferisce anche agli altri luoghi di cultura: l’abolizione della distanza interpersonale.

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