Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha denunciato una donna di Mantova che ha girato un video in cui lo accusava di aver vaccinato studenti delle medie della città senza permesso dei genitori
Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha denunciato una donna della provincia di Mantova alla polizia postale, per aver girato un video, poi divenuto virale, in cui diceva che il sindaco avrebbe vaccinato studenti delle scuole medie pescaresi «senza consenso dei genitori». È lo stesso sindaco a comunicarlo tramite Facebook, precisando che si tratta di una notizia «assolutamente falsa ed è aggravata dall’utilizzo di toni allarmistici e commenti allusivi, offensivi, denigratori e diffamatori».
Masci prosegue dicendo che «a Pescara, non sono mai stati vaccinati minorenni senza le necessarie autorizzazioni genitoriali. Il mio post su Facebook, da cui la signora ha preso la notizia, distorcendola totalmente, mostrava l’iniziativa, promossa dalla struttura governativa per le vaccinazioni (guidata dal Generale Figliuolo) in collaborazione con la Asl, di somministrare le dosi di vaccino nelle scuole con personale medico militare ed esperti di primo soccorso, nel pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie e con tutte le precauzioni previste per l’effettuazione di dette operazioni in piena sicurezza».
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Masci sottolinea, inoltre che il «Comune di Pescara, nella sua consueta ottica di collaborazione istituzionale, ha messo in contatto i responsabili della struttura governativa con i dirigenti scolastici affinché mettessero a disposizione, nella loro piena autonomia, le palestre scolastiche. Poi, come sono abituato a fare per ogni cosa, e come sanno bene i miei concittadini, mi sono recato nelle scuole per sincerarmi personalmente se tutte le attività fossero effettuate al meglio e con tutte le garanzie possibili».
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Il sindaco afferma di essere stato «additato con frasi irripetibili dai soliti assaltatori del web» e che la città «è stata posta al pubblico ludibrio da chi ha rappresentato falsamente una vicenda pienamente inserita in un contesto istituzionale e normativo, raccogliendo l’interesse di una moltitudine di persone nel mondo dei social e scatenando una vergognosa e inaccettabile ‘caccia all’uomo’, che ha colpito me in primis. Tutti devono sapere che non ci faremo intimidire, che non permetteremo a nessuno di attaccare impunemente la nostra città. Sappiamo bene come difenderla», ha chiosato Masci.