Un violento terremoto ha colpito nella notte una zona del Pakistan, il Balochistan: secondo i dati ufficiali, si contano almeno 15 morti e 200 feriti. Proseguono le operazioni di soccorso, rese difficili dalle frane che hanno bloccato le strade.
Una feroce scossa sismica ha colpito la provincia pachistana sudoccidentale del Balochistan, verso le ore 3:00 di notte (ora locale). L’epicentro del sisma di magnitudo 5,9 gradi è stato localizzato 100 chilometri circa ad ovest della capitale provinciale Quetta. Il bilancio uffciale parla di almeno 15 persone, tra cui otto bambini, rimaste uccise, con 200 persone che invece sono rimaste ferite. Il bilancio è stato rivisto al ribasso dall’Autorità provinciale di gestione dei disastri del Pakistan – nelle scorse ore, infatti, si parlava di 20 morti e più di 300 feriti. La protezione civile locale, tuttavia, ha confermato la presenza di numerose persone ancora sepolte sotto le macerie degli edifici crollati.
Secondo quanto viene riportato dai media, il terremoto ha colpito vicino al remoto e montuoso distretto di Harnai, nella provincia del Balochistan, intorno alle 3 di notte ora locale, secondo l’US Geological Survey (USGS). L’USGS inizialmente ha misurato il terremoto di magnitudo 5,7, ma lo ha rivisto a 5,9 poche ore dopo. Ha anche rivisto la profondità da 20,8 chilometri (12,9 miglia) a 9 chilometri (5,6 miglia).
La zona più colpita è stata quella del distretto di Harnai, costituito da numerosi villaggi sparsi di case di fango di base che ospitano comunità minerarie di carbone. La scossa ha fatto saltare la rete elettrica nella regione, ostacolando i soccorritori e il lavoro del personale sanitario negli ospedali, dove sono stati trasportati d’urgenza numerosi feriti. “Siamo usciti e abbiamo portato fuori i nostri figli allo stesso tempo. Grazie a Dio tutti nella nostra casa sono al sicuro. Tuttavia, il tetto e le pareti sono stati gravemente danneggiati. Sono crollati anche quasi tutti i negozi, in ogni strada nei villaggi… una o due persone sono morte e molti bambini sono rimasti feriti”, ha detto un residente del distretto, Zafar Khan Tareen.
Un altro uomo, Muhammad Ali, ha invece raccontato che sua figlia è stata uccisa dopo il crollo di una stanza della sua abitazione. Anche altre stanze sono state gravemente danneggiate, e ora riportano vistose crepe sui muri. “Quando il terremoto è avvenuto la scorsa notte, molte persone sono scappate dalle loro case. Anche noi siamo scappati, ma una delle mie figlie è morta, altre due ragazze sono rimaste indietro e sono rimaste ferite”, ha detto ai giornalisti Muhammad Ali.
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In un post su Twitter, il primo ministro pakistano Imran Khan ha espresso il suo dolore per la perdita di vite umane a seguito del feroce terremoto. “Ho ordinato assistenza immediata in caso di emergenza per le vittime del terremoto di Harnai, nel Balochistan, e per una valutazione immediata dei danni per soccorsi e risarcimenti tempestivi. Le mie condoglianze e preghiere vanno alle famiglie che hanno perso i loro cari”, ha scritto il premier. Sohail Afridi, il commissario distrettuale di Harnai, ha spiegato che le operazioni di soccorso sono tuttora in corso. “Dalle 3 del mattino sono in corso le operazioni di soccorso. I feriti sono stati trasportati in ospedale in elicottero”, ha infatti detto Afridi, aggiungendo che la situazione è “attualmente sotto controllo”.
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Raggiungere il distretto di Harnai, però, si è fatto ancora più complicato dopo il sisma. Una delle strade principali è stata bloccata da una frana, secondo quanto riportato dalla Balochistan Levies Force – il gruppo paramilitare delle forze dell’ordine nella provincia. In un video pubblicato dal gruppo su Twitter è possibile vedere gli agenti al lavoro per liberare la strada, mentre tentano di rimuovere manualmente i detriti. L’ultima volta che un forte terremoto ha colpito il Balochistan è stato nel settembre 2013. Si era trattato di un sisma di magnitudo 7,7, che aveva interessato l’area scarsamente popolata di Awaran, uccidendo però almeno 330 persone e ferendone altre 445.
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