A quanto pare il governo Draghi non eliminerà l’agevolazione per le Partite Iva che hanno un regime forfettario
Il governo Draghi non eliminerà l’agevolazione per le Partite Iva che hanno un regime forfettario. Chi ha aperto una nuova partita iva con questo regime nel 2021 può sentirsi dunque sollevato. Tuttavia, vi saranno dei correttivi. Il governo potrebbe mantenere il tetto limite di 65mila euro di ricavi o compensi ma apportare modifiche ai coefficienti di redditività. Pare che non ci sarà neppure l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari.
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Il governo sarebbe orientato, dunque, su un ritocco ai coefficienti di redditività per chi ha un regime di tipo forfettario e sulla conferma del tetto limite fino a 65mila euro di ricavi e compensi. Le aliquote per le nuove attività andrebbero al 15% e al 5%.
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Per ciò che concerne la fatturazione elettronica, la Relazione sull’economia non osservata ne mette in evidenza l’efficacia nel combattere l’evasone ma precisa che «al di sotto di una determinata soglia di ricavi e compensi, l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica non è compatibile con la disciplina dell’Unione europea».