Il centrodestra non ha ottenuto risultati brillanti a questa tornata elettorale, eppure Giorgia Meloni non si sente sconfitta.
È sbagliato parlare di flop del centrodestra in questa tornata elettorale. Questo il succo delle parole di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, durante il suo intervento di martedì sera (5 ottobre) alla trasmissione Porta a Porta, su Rai 1, condotta da Bruno Vespa. Meloni si ribella alla narrazione che, dalla chiusura dei seggi elettorali, i giornali stanno facendo delle elezioni amministrative. Persino i quotidiani storicamente orientati verso il centrodestra, come Il Giornale e Libero. E per dare valore alla sua tesi, la leader di FdI ha dato una serie di numeri in diretta televisiva.
I numeri dati da Meloni
Meloni all’inizio del programma ha fatto un riepilogo dei risultati elettorali dopo il primo turno, rigirando la frittata e negando con forza la sconfitta del centrodestra. “C’era una sola regione al voto ed è stata stravinta dal centrodestra“, dice inizialmente. Poi prosegue: “Sei capoluoghi di regione al voto, cinque erano in mano al centrosinistra e al Movimento 5 stelle, e una al centrodestra. Oggi tre sono confermate al centrosinistra, tre vanno al ballottaggio. La sinistra non ha guadagnato neanche un capoluogo di regione. Il centrodestra è avanti a Roma, a Trieste e sostanzialmente le due coalizioni sono appaiate a Torino”.
E ancora: “Si votava anche in diciotto capoluoghi di provincia, dodici erano governate dal centrosinistra, sei dal centrodestra: dei dodici del centrosinistra sei sono confermati sei vanno al ballottaggio, e dei sei governati dal centrodestra tre sono confermati, tre al ballottaggio. Questo si chiama pareggio“. Nonostante la replica di Vespa, che ha fatto notare a Meloni che “parlare di pareggio è un po’ eccessivo”, la numero uno di Fratelli d’Italia continua: “Repubblica dice che FdI a Bologna si ferma al 12 per cento. La destra italiana a Bologna al 12 per cento non era arrivata mai, nelle ultime amministrative FdI aveva il 2,4 per cento oggi è il primo partito col 12,6 per cento”.
Le parole di Salvini dopo i risultati elettorali
Tra la narrazione di Meloni e la realtà di quanto accaduto, c’è di mezzo il mare. Basterebbe a capirlo il semplice fatto che – come suddetto – tutti i giornali, a prescindere dalle proprie posizioni politiche, hanno parlato di una sonora batosta ricevuta dal centrodestra. Persino Matteo Salvini, leader della Lega, ha preferito fare un mea culpa dopo essersi accertato dei risultati elettorali. E questo dimostra – ancora una volta – quanto il centrodestra italiano al momento sia in una fase di piena crisi: i capi dei partiti non sono quasi mai d’accordo su nulla.
“Sono abituato a metterci la faccia”, ha detto Salvini nel pomeriggio di lunedì 4 ottobre, a poche ore dalla chiusura dei seggi. Il capo del Carroccio ha poi parlato di “affluenza bassissima, visto che la maggioranza delle persone non ha ritenuto utile andare a votare. E questo comporta una autocritica”. Di che tipo? “Abbiamo presentato, ad esempio a Milano e Bologna, la proposta di cambiamento troppo tardi, senza farci conoscere”.
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Come sono andate realmente le elezioni
Al di là del racconto che proviene dalle diverse fazioni politiche, in ogni caso, resta il fatto che i risultati del centrodestra siano stati deludenti. E a dirlo non sono leader politici, ma i fatti. Il rischio, infatti, è che la coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia non riesca a conquistare nemmeno una grande città. A Milano, Bologna e Napoli i giochi sono ormai fatti, con i candidati di centrosinistra saldamente oltre il 50 per cento già dal primo turno. Roma, Torino e Trieste invece andranno al ballottaggio (si vota tra due settimane). Tuttavia sia nel capoluogo sabaudo che nella Capitale il secondo turno è dato per vinto dal centrosinistra. Risultati che, senza dubbio, possono essere definiti “flop” senza aver paura di esagerare.
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Il buon risultato di Fratelli d’Italia
Meloni forse sta cercando di mistificare i fatti nell’arduo tentativo di far rinvigorire gli elettori di centrodestra. Specialmente coloro che si sono astenuti al primo turno. Ma ai più attenti non è sfuggito il fatto che sia l’unica in Italia a dare questa lettura delle amministrative 2021. Ciò non toglie, comunque, che il suo partito (Fratelli d’Italia) abbia ottenuto un ottimo risultato a Roma: la lista Giorgia Meloni Fratelli d’Italia ha contribuito ad attirare il 17,43 per cento dei voti totali ottenuti dal candidato del centrodestra Enrico Michetti, distaccandosi nettamente dalle altre liste. È stato il secondo partito più votato nella Capitale, dopo quello di Carlo Calenda, Azione.