Adela Raz, ambasciatrice dell’Afghanistan negli Stati Uniti, si è detta delusa dall’atteggiamento di Joe Biden per la gestione della questione afgana.
La questione afghana continua a lasciare strascichi e, mentre il Paese è in subbuglio e le donne perdono ora dopo ora i loro diritti, si susseguono gli attacchi e denunce nei confronti di chi, per certi versi,viene ritenuto responsabile. L’ultimo in tal senso viene dall’ambasciatrice dell’Afghanistan negli Stati Uniti, Adela Raz, che intervenendo al programma tv “Axios on Hbo” ha riferito di aver “perso il suo Paese e la sua fiducia nel governo americano”. Si tratta della sua prima intervista da quando Kabul è tornata nelle mani dei Talebani.
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Su Joe Biden, l’ambasciatrice ha le idee chiare. “A Joe Biden non interessa il destino delle donne e delle ragazze afghane“, ha riferito la donna aggiungendo che la fuga del presidente Ashraf Ghani fosse studiato da tempo. In lacrime, la donna ha aggiunto di sentirsi in colpa per aver incoraggiato le donne afghane a credere in un nuovo futuro. “È per questo che le avevo incoraggiate a restare in Afghanistan. Una di loro, una giovane, è stata assassinata. Era un’attivista per i diritti umani”, ha dichiarato l’ambasciatrice che si è detta non disposta a lasciare il posto e di considerarsi ancora la rappresentante ufficiale del suo Paese. Ma Biden, ha aggiunto, ha rifiutato di incontrarla.
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In una seconda intervista, riporta Agi, fatta con Axios ma telefonica, l’ambasciatore ha detto di “credere pienamente nel popolo americano e di essere profondamente grata per i sacrifici che i militari americani e i civili hanno fatto negli ultimi vent’anni”. Tuttavia, si sente devastata dall’idea che quei risultati ottenuti non siano stati protetti. Raz ha poi criticato il rifiuto del presidente americano di negoziare l’accordo che Donald Trump aveva raggiunto con i talebani, che “non prevedeva protezioni per le donne afghane una volta ritirati gli americani”.