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Cronaca

Aereo precipitato a Milano, le ultime parole del pilota: “Sto deviando, chiedo il rientro”

Gli uomini della sala radar si sono accorti che, pochi minuti dopo la partenza da Linate, il Pilatus precipitato ieri, causando 8 morti, stava virando verso destra in modo anomalo invece di procedere verso sud e hanno ricevuto una comunicazione dal pilota, il quale pronunciò una frase del tipo “little deviation (piccola deviazione, ndr)”, ma senza il motivo o allarmi specifici.

Il pilota, poco dopo avrebbe chiesto un “vettore”, uno spazio per rientrare verso l’aeroporto ma dopo meno di un minuto la traccia è sparita dal radar perché l’aereo ha iniziato a scendere in picchiata.

La rotta

Quando partono da Linate gli aerei procedono tutti verso nord e poi, se devono andare a sud (il Pilatus era diretto verso Olbia), virano inizialmente a destra per un tratto e poi vanno verso sud in una direzione che passa sopra Piacenza. Ieri invece, l’aereo ha continuato a girare verso destra senza andare a sud. Se ne sono accorti in sala radar che ha contattato immediatamente il Pilatus e il pilota, il magnate romeno Dan Petrescu, ha risposto spiegando che stava effettuando una “deviazione”, pare abbia detto qualcosa come “little deviation”, e successivamente ha chiesto anche quello che in gergo tecnico si chiama un “vettore”, ossia spazio e coordinate per rientrare all’aeroporto. “Vettore” che dalla sala radar è stato subito indicato.

Il pilota, però, non ha riferito quale fosse il problema e dunque dall’aereo non è arrivata una segnalazione specifica di allarme. E non sono arrivate più comunicazioni dopo la richiesta del “vettore”, ma nella sala controllo si è capito subito che il Pilatus aveva chiesto il rientro, perché evidentemente c’era un’emergenza (come un problema di maltempo o un’avaria al motore). Infatti, dalla stessa sala, è partito il blocco momentaneo del traffico su Linate come previsto in questi casi. Dopo meno di un minuto dalle ultime comunicazioni (tra i 30 e i 60 secondi), il volo è sparito dalla traccia radar, come accade quando un aereo inizia improvvisamente a precipitare.

Tutti i cadaveri irriconoscibili

Terminata la fase del repertamento dei corpi, e recuperata sul fronte tecnico la scatola nera, il lavoro degli investigatori si concentra “sull’effettiva identificazione delle vittime, sull’analisi delle telecamere locali, e sulle conversazioni radio, da cui emergerebbe una modifica di rotta appena dopo il decollo”. Lo ha spiegato all’ANSA il dirigente dell’ufficio prevenzione generale della Questura, Giuseppe Schettino a San Donato Milanese, sul luogo dello schianto. “Per le vittime – ha spiegato – si tratta di fare comparazioni genetiche per avere la certezza delle identità ricostruite, dato che tutti i cadaveri erano irriconoscibili*.

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“Per le telecamere, si tratta di acquisire i video di quelle dell’azienda dei trasporti milanese” dato che lo schianto è avvenuto su un’area di pertinenza dell’Atm. Sul posto, a margine del capolinea dei bus della metro MM3 San Donato, dopo il sopralluogo dei pm, stamani, sono ancora al lavoro i tecnici e gli ingegneri dei Vigili del fuoco, e la Polizia scientifica, guidata dalla dirigente milanese, Anna Maria Di Giulio. Presenti anche funzionari di Atm, dell’Ente nazionale del volo e della Protezione civile.

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Su fronte delle conversazioni radio acquisite dalla Torre dell’aeroporto di Linate, la Questura ha confermato che “dai nastri emerge che il pilota è stato contattato dal controllo di volo per una difformità nel tracciato e alla domanda degli operatori se volesse fare un cambio di rotta ha risposto in modo affermativo concordando una nuova rotta, causa maltempo”. Giuseppe Schettino ha aggiunto che è stato sequestrato “tutto il possibile immaginabile” e che adesso però si deve passare alla fase delle analisi “che potrebbe anche essere lunga”. La palazzina andata in fiamme, ieri, è vigilata dalla Polizia, che ha isolato una parte del terminal con le fermate di bus e pullman che sono state spostate di alcune centinaia di metri, in una rotatoria adiacente a via Marignano. La pioggia battente della mattinata ha comunque tenuto lontano i curiosi e nel vicino capolinea della linea gialla della metro tutto procede normalmente.

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