Un piccolo aereo privato, è precipitato sopra una palazzina vuota in ristrutturazione, adibita a uffici e parcheggio per autobus in via Marignano, vicino alla stazione della metropolitana di San Donato, alla periferia di Milano.
Erano otto le persone presenti a bordo, il pilota, i copilota, cinque adulti e un bambino. sono tutti morti. Dalle prime informazioni il pilota del Piper era un cittadino tedesco e a bordo, tra i sei passeggeri, c’era anche una cittadina francese. L’Areu spiega che sono in corso le operazioni di identificazione dei corpi.L’aereo era da poco decollato dall’aeroporto di Linate ed era diretta verso la Sardegna.
Il boato e poi le fiamme
Gli abitanti della zona hanno sentito un sibilo fortissimo e poi un’esplosione, causata dall’impatto dell’ultraleggero. Immediatamente le fiamme hanno avvolto la palazzina di due piani in via 8 ottobre 2001, angolo via Marignano, a pochi passi dalla sede dell’Eni di San Donato e dal capolinea della metropolitana gialla di Milano.
Le testimonianze
“L’aereo aveva un motore in fiamme ed è venuto giù in picchiata, non si sono viste manovre, ma è proprio precipitato”. Così alcun testimoni che hanno visto il Piper precipitare sulla palazzina a San Donato Milanese. “Ho sentito un aeroplano che stava per cadere, con le eliche che si fermavano, poi ho sentito le finestre tremare e, come nei film, sono andato alla finestra e ho visto una colonna di fumo alzarsi”: racconta un ragazzo che abita a poche decine di metri dalla palazzina contro cui si è schiantato l’ultraleggero. Attorno all’area, ci sono ancora i soccorritori che stanno coprendo con dei teli i resti delle 8 vittime. L’aereo è precipitato in via 8 ottobre 2001, così intitolata per ricordare la strage di Linate quando morì anche un residente di San Donato tra le 118 vittime dell’incidente aereo.
“Ho visto dei pezzi volare”
“Ho visto un aereo perdere il controllo, l’ho visto proprio mentre si é schiantato. L’ho visto cadere in picchiata. L’aereo era basso. E poi molto fumo, le fiamme. In cielo volavano dei pezzi”. È il racconto di Andrea, 19 anni, testimone dello schianto “Mi sono molto spaventato – ha aggiunto – Poi sono arrivati polizia e carabinieri. La strada fortunatamente era libera, non c’era nessuno”.
“Ho sentito un boato”
“Ho sentito un rumore strano, come un fascio di un motore che andava in avaria e che poi si è fermato con un boato”. Lo ha raccontato Dario, 51 anni, residente a San Donato Milanese, in uno dei palazzi vicini al luogo del disastro. “Prima dello schianto – ha aggiunto – l’aereo era sopra Metanopoli”, la cittadina dell’Eni voluta da Enrico Mattei negli anni ’50, sottolineando che poteva essere un “vero disastro”.
“Ho sentito questo rumore fortissimo, poi una scia e c’erano fumo e fiamme sotto l’aereo in volo che poi si è schiantato contro la palazzina. Sicuramente il pilota si è accorto di quanto stava succedendo”: lo ha raccontato Angelo, 40 anni, che stava aspettando l’autobus nel piazzale di fianco alla palazzina contro cui è precipitato l’aereo.
Aperta un’inchiesta
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta sull’incidente e disposto l’invio di un’investigatore sul posto. Secondo quanto ricostruito finora dall’agenzia, “il velivolo PC-12 marche di identificazione YR-PDV, era decollato da Linate alle 13:04 con destinazione Olbia. L’aereo ha colpito un edificio stabile e si è incendiato”.
Impatto devastante
“L’impatto è stato devastante“: lo ha spiegato Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano, accorsi immediatamente sul luogo del disastro “Attualmente è stato individuato un solo corpo”, ha aggiunto spiegando che l’aereo è finito contro la facciata dall’edificio. “L’impatto è stato estremamente violento, c’è stata una vera e propria esplosione, con proiezione di questo aeromobile in vari punti”, ha confermato Cardinali, aggiungendo che “l’aereo ha effettuato una virata dopo il decollo e quindi probabilmente il pilota si è accorto di qualche anomalia”. “La palazzina era disabitata, tra l’altro interessata da lavori di ristrutturazione quindi abbiamo scongiurato subito la presenza di altre persone all’interno della struttura. In quel punto è stato davvero importante che non ci fossero abitazioni, nel dramma l’impatto è avvenuto su struttura disabitata totalmente”, ha concluso.
Il pilota
Aveva 30 anni il pilota romeno con cittadinanza tedesca che era alla guida dell’aereo. Tra i sette passeggeri deceduti assieme a lui, c’era una cittadina francese nata in Romania di 65 anni. Sono queste al momento le uniche due persone identificate dalle forze dell’ordine dato che per i voli privati nazionali non esiste l’obbligo di registrare i passeggeri. L’aereo che si è schiantato era un Pilatus PC12, monomotore a turboelica che può ospitare 8 passeggeri.
Aperto fascicolo per disastro colposo, le vittime tutte straniere
Sull’incidente “verrà aperto un fascicolo per disastro colposo“: lo ha spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano dopo i primi rilievi sul luogo dell’incidente. Siciliano ha inoltre aggiunto che la scatola nera è stata trovata e che le vittime sono tutte straniere, confermando tra questi la presenza di un bambino. Il magistrato ha spiegato che l’aereo ha impattato in modo molto violento sul tetto dell’edificio.