Renato Zero-Foto tv- Meteoweek
Renato Zero resta uno degli artisti italiani più amati di sempre: non tutti sanno che ha adottato un figlio, Roberto Anselmi.
Renato Zero viene annoverato tra i mostri sacri della musica italiana: il cantautore che ha compiuto 71 anni è uno dei punti di riferimento del cantautorato Made in Italy.
Nella sua vita l’artista ha dovuto affrontare molti cambiamenti: istrionico, dalla personalità carismatica, ma anche molto riservato per quello che riguarda la sua vita privata.
I suoi fan conoscono bene la sua storia, che si incrocia ad un certo punto della storia con quella di Roberto Anselmo Fiacchini. I due si sono conosciuti quando Roberto era ancora un ragazzino e molti anni dopo Renato Zero lo ha adottato legalmente, aprendo le porte di casa sua ad un uomo ormai adulto.
Le notizie su Roberto Anselmi sono state diffuse a partire dalla sua adozione da parte del cantante: l’uomo è nato a Roma il 5 luglio del 1973 e ha perso i genitori quando era molto piccolo. La sua infanzia è trascorsa in orfanotrofio e a raccontarlo è stato proprio Renato Zero in un’intervista di qualche tempo fa.
“Ero al cinema e noto questo ragazzino. Era pettinato come Bart Simpson. Mi raccontò la sua storia: il padre era morto, la madre malata. Sono sempre stato vicino ai ragazzi degli orfanotrofi. Cominciai a seguire Roberto e, quando fu possibile, lo adottai”, ha raccontato commosso l’artista.
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Il rapporto tra i due è diventato anche professionale dal momento che nel 1993 Roberto ha cominciato a lavorare come bodyguard durante i concerti e gli spostamenti di Zero. Il cantautore romano non è diventato padre naturalmente, nonostante la relazione importante con Enrica Bonaccorti, e ha deciso di prendersi cura del giovane proprio come un padre. “Sono sempre stato portato a prediligere le persone sfortunate. Roberto aveva perso i genitori e ho sentito che era giusto potergli dare un supporto morale, poi diventato anche istituzionale”, queste le sue parole a Grazia.
L’adozione legale è arrivata nel 2003 quando Roberto aveva già 30 anni: l’uomo ha così acquisito anche il cognome del padre adottivo accanto a quello del suo padre naturale. Renato, che all’anagrafe si chiama Fiacchini, ha scelto Zero come nome d’arte agli inizi della sua carriera, quando si esibiva insieme a Loredana Bertè e Mia Martini. Roberto è una vecchia conoscenza del pubblico televisivo perché nel 2010 ha preso parte al reality L’Isola dei Famosi insieme ad altri “figli d’arte”.
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Roberto ha reso Renato Zero nonno di due bambine, Ada e Virginia, nate dal matrimonio avvenuto nel 2004 con Emanuela Vernaglia, dalla quale si è separato nel 2010 per poi ricucire il rapporto. Il ruolo del cantante nella vita del figlio adottivo è quello di una presenza costante, come racconta Zero a Verissimo: “Mi piace moltissimo farmi chiamare nonno. Le bambine sono cresciute in un battibaleno, ora sono signorine. Hanno una fisicità più prorompente della loro età e questo mi preoccupa. Ai ragazzi che si avvicinano dico ‘io so nonno, non t’azzarda, sennò il carrozzone non te lo canto”.
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