Due imprenditori padre e figlia di Avellino hanno perso una causa e per vendetta hanno spedito un cuore di maiale al perito. Ora devono rispondere di minacce aggravate.
Avellino, due imprenditori di Mugnano del Cardinale, in Irpinia, rispettivamente padre di 61 e figlia di 35, hanno perso una causa e per vendicarsi, avrebbero spedito un pacco al perito ritenuto colpevole. Il contenuto del pacco ha sorpreso tutti: un cuore di maiale. Ora entrambi devono rispondere di minacce aggravate. Ma vediamo di capire meglio la situazione.
Avellino, padre e figlia indagati per minacce aggravate: cos’è successo
Padre e figlia, due imprenditori di Mugnano del Cardinale, si erano rivolti ad un medico legale per una perizia, una sorta di consulenza tecnica, da portare in tribunale durante una causa civile. Ma come molto spesso accade in questi casi, l’esito della perizia non li aveva convinti e soddisfatti. Avevano così perso la causa, incolpando però di quanto successo Lamberto Pianese, il perito incaricato. Avevano deciso di farla pagare del torto subito vendicandosi su colui che era ritenuto responsabile.
Lo scorso maggio padre e figlia hanno così messo in atto il loro piano ‘diabolico’. Hanno deciso di spedire un pacco anonimo al medico legale presso la struttura dove lavorava come dirigente medico fino a poco tempo prima, ovvero al Sert di Avellino. Il contenuto del pacco non lascia alcun dubbio: dentro c’era un cuore di maiale. Insomma, una minaccia vera e propria, un gesto di vendetta nuda e cruda.
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Come hanno fatto a mandare il pacco
Dopo l’invio del pacco anonimo presso la struttura medica di Avellino, è partita subito la denuncia. Ma inizialmente la Squadra mobile della Questura di Avellino non ha escluso nessuna pista, anche se l’ambito principale delle indagini è stato rivolto fin da subito a quello lavorativo. E così, dopo diversi mesi, sono riusciti a risalire ai colpevoli: padre e figlia, i due imprenditori.
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Come hanno fatto? Lo scorso maggio, un uomo che si è finto un corriere, ha consegnato ad una delle guardie giurate in servizio all’interno della struttura medica Sert il pacco, spiegando che era per Lamberto Pianese. Una volta scoperto il pacco, è partita la denuncia e sono subito iniziate le indagini che dopo diverso tempo hanno finalmente portato ai veri colpevoli. I due ora devono rispondere di minacce aggravate.