Papa Francesco ai giovani della Youth4Climate in un videomessaggio: “Desidero ringraziarvi per i sogni e i progetti di bene che voi avete e per il fatto che vi preoccupate tanto delle relazioni umane quanto della cura dell’ambiente. Grazie. È una preoccupazione che fa bene a tutti. Questa visione è capace di mettere in crisi il mondo degli adulti, poiché rivela il fatto che non solo siete preparati all’azione, ma siete anche disponibili all’ascolto paziente, al dialogo costruttivo e alla comprensione reciproca”
Papa Francesco ha inoltre aggiunto: “Accompagno il vostro cammino e vi incoraggio a portare avanti il lavoro per il bene dell’umanità”, e ha incoraggiato i giovani “a unire gli sforzi mediante un’ampia alleanza educativa per formare generazioni salde nel bene, mature, capaci di superare le frammentazioni e di ricostruire il tessuto delle relazioni di modo che possiamo giungere a una umanità più fraterna. Si dice che siete il futuro, ma in queste cose – ha voluto sottolineare Papa Francesco – siete il presente, siete quelli che stanno costruendo oggi, nel presente, il futuro”.
“Il Patto Educativo Globale, che è stato lanciato nel 2019, va in questa direzione e cerca di dare risposte condivise al cambiamento storico che l’umanità sta sperimentando e che la pandemia ha reso ancora più evidente. Le soluzioni tecniche e politiche non sono sufficienti – ha proseguito il Pontefice – se non sono sostenute dalla responsabilità di ogni membro e da un processo educativo che favorisca un modello culturale di sviluppo e di sostenibilità incentrato sulla fraternità e sull’alleanza tra l’essere umano e l’ambiente. Ci dev’essere armonia tra le persone, uomini e donne, e l’ambiente. Non siamo nemici, non siamo indifferenti. Facciamo parte di questa armonia cosmica”.
Servono decisioni sagge
Il Papa ha invitato tutti a prendere decisioni “sagge” per il futuro del pianeta. “Attraverso idee e progetti comuni si potranno trovare soluzioni che superino la povertà energetica e che pongano la cura dei beni comuni al centro delle politiche nazionali e internazionali, favorendo la produzione sostenibile, l’economia circolare, la messa in comune delle tecnologie adeguate. È il momento di prendere decisioni sagge – è l’appello del Pontefice – affinché si sappiano valorizzare le molte esperienze acquisite negli ultimi anni, al fine di rendere possibile una cultura della cura, una cultura del condividere responsabile”.