Elezioni amministrative 2021, Milano. Ecco i candidati sindaci: Giuseppe Sala

Il sindaco uscente Beppe Sala è il candidato per la coalizione di centrosinistra alle elezioni amministrative di Milano, in programma domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021.

Giuseppe Sala è il candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra anche se nel suo portafogli non c’è la tessera di nessun partito di sinistra. L’unica affiliazione politica registrata risale a una sua dichiarazione del marzo 2021 in cui aveva spiegato di aderire ai Verdi Europei. Dato come favorito alla rielezione, è sostenuto dalle liste Volt, Lista Beppe Sala sindaco, La Milano radicale con Sala, Riformisti lavoriamo per Milano, Milano in salute, Europa verde e La sinistra per Sala Milano unita. Nel caso riuscisse a vincere alle urne, sarebbe il primo sindaco di Milano in 20 anni a centrare una rielezione.

Giuseppe Sala è nato a Milano, il 28 maggio del 1958. Cresciuto in Brianza, si è laureato in Economia aziendale alla Bocconi prima di approdare al gruppo Pirelli, dove ha lavorato vent’anni fino a diventare nel 1998 amministratore delegato di Pirelli Pneumatici. Nel 2002 ha assunto la carica di direttore finanziario (Chief Financial Officer) di Tim e dall’anno successivo al 2006 è stato direttore generale di Telecom Italia. Nel 2007 e 2008 Sala è stato presidente di Medhelan Management & Finance e consulente senior per Nomura.

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Il rapporto tra Sala e la città di Milano comincia nel 2009 quando la sindaca Letizia Moratti, eletta in quota Forza Italia, lo aveva chiamato a lavorare come City Manager per il comune, l’incarico è durato un anno e mezzo.  Successivamente Sala ha assunto il ruolo di amministratore delegato di Expo 2015, di cui dal 2013 al 2015 è stato anche commissario unico delegato del governo. Nel 2012 è stato anche presidente di A2A, azienda pubblica dell’energia e dei servizi della Lombardia, e prima di candidarsi a sindaco di Milano, dal 2015 al 2016 è stato anche consigliere di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti.

A febbraio 2016, ha vinto con il 42% delle preferenze le primarie del Partito democratico per succedere a Giuliano Pisapia. A giugno ha ottenuto il maggior numero di voti al primo turno, con il 41,7%, per poi vincere il ballottaggio contro il candidato del centrodestra Stefano Parisi con il 51,7% dei voti.

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Il programma

Lo slogan scelto per queste elezioni è Milano sempre più Milano. I punti principali del programma elettorale sono semplificazione, connessione, verde, diritti e internazionalità. In quanto a semplificazione, la coalizione guidata da Sala punta alla riqualificazione di diversi luoghi chiave della città. A partire dai sette ex scali ferroviari che dal punto di vista urbanistico saranno una delle sfide più importanti nei prossimi anni. Evidente l’impronta ecologista tra gli altri punti del programma: l’obiettivo è arrivare entro il 2030 al 45% in meno delle emissioni di CO2, alla creazione di 20 nuovi grandi parchi e al passaggio di tutti i trasporti pubblici in mezzi elettrici.

Dai dati pubblicati da YouTrend il 14 settembre, al momento Sala risulta avanta con il 51,4 % dei voti. In un eventuale ballottaggio con il candidato sindaco della coalizione del centro destra Luca Bernardo arriverebbe a quota 64%.

 

Il caso EXPO

Il 5 luglio del 2019 Giuseppe Sala è stato condannato in primo grado a sei mesi di reclusione per falso ideologico. L’accusa è dovuta alla retrodatazione di due verbali del maggio 2012 con cui venivano sostituiti due componenti della commissione di gara per assegnare l’appalto della Piastra, uno dei blocchi più importanti di Expo 2015.  Sala è stato condannato a sei mesi di reclusione, poi commutati in una multa da 45 mila euro. Nel gennaio 2021 i giudici della Corte d’Appello di Milano hanno prosciolto il sindaco: il reato contestato nel processo di primo grado è andato in prescrizione.

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