Laura Ziliani, stordita dai farmaci e soffocata nel sonno

Laura Ziliani, la vigilessa trovata morta dopo essere scomparsa da Temù lo scorso 8 maggio. Nei giorni scorsi è giunta la svolta alle indagini in merito alla causa del suo decesso e l’accusa per due delle tre figlie della Ziliani di omicidio volontario, mentre per il fidanzato è di occultamento di cadavere.

Nuovi dettagli in merito alla morte di Laura Ziliani, sarebbe infatti emerso che, la donna non venne uccisa dal composto di benzodiazepine trovato nel suo corpo. Chi indaga è convinto che l’ex vigilessa bresciana sia stata soffocata con un cuscino mentre dormiva sotto effetto di ansiolitici “potenzialmente idonei a compromettere le capacità di difesa”. Ora bisogna vedere quali elementi sul cadavere, a distanza di 140 giorni dal decesso, possono ancora essere trovati a sostegno della tesi del soffocamento non violento.

Il fidanzato della figlia: Mirto disse, forse è a fare bella vita

“Io ci sto pensando ultimamente che magari ha dirottato nel corso del tempo dei soldi su un altro conto corrente e ora si sta facendo la bella vita da qualche parte“. Sono le parole di Mirto Milani riguardo Laura Ziliani, la mamma della sua fidanzata, 23 giorni dopo la scomparsa dell’ex vigilessa di Temù.

Mirto Milani – MeteoWeek

Mirto, da venerdì in carcere con due delle figlie della Ziliani, era stato intercettato il 31 maggio mentre parlava con un amico, come riportano alcuni quotidiani. “Io alla fine le volevo un gran bene ed era una bravissima persona e voleva molto bene alle sue figlie”, disse Mirto Milani. “La situazione era disastrosa. Lei spendeva più di quello che prendeva. Diciamo – aggiunse – che una persona maliziosa e complottista ovviamente, potrebbe anche pensare che sia tutta una trama ordita perché la situazione era troppo grave”.

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