Lungi dallo scandalizzare i piccoli di cuore, cioè coloro che timidamente si approcciano a Dio, ci spiega Gesù!
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi,
l’hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato,
non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti.
Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da’ gloria al tuo nome, Signore,
fa’ con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia. (Dn 3,31.29.43.42)
Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo!
Dal libro dei Numeri
Nm 11,25-29
In quei giorni, il Signore scese nella nube e parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.
Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento.
Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell’accampamento». Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscili!». Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!».
Parola di Dio.
R. I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. R.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. R.
Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.
Le inavvertenze, chi le discerne?
Assolvimi dai peccati nascosti. R.
Anche dall’orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro da grave peccato. R.
La vostre ricchezze sono marce.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,1-6
Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
Parola di Dio.
Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 9,38-43.45.47-48
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile.
E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
Parola del Signore.
“Chi non è contro di noi è per noi”: cosa vuole dire Gesù con questa affermazione? Ci spiega che nella fede non bisogna essere esclusivisti. Non bisogna avere l’aura di “eletti” solo perché si crede, stimandosi superiori. Così si rischia di scandalizzare i piccoli nella fede, cioè coloro che timidamente si approcciano a Dio. Lungi dallo scandalizzare i piccoli di cuore, ci spiega Gesù!
Chi cerca Dio è come un bambino che muove i suoi primi passi: “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare”.
Il commento al Vangelo di ieri:
Ognuno ha una grande responsabilità nei confronti degli altri in questa vita, e Gesù ci fa capire una cosa ancor più importante: ognuno ha una grande responsabilità nei confronti dell’altro nell’economia della salvezza. Possiamo essere portatori di cose belle, di fede, di speranza e di amore, oppure di tutto il contrario. Meglio “tagliare via da noi” tutti quegli atteggiamenti che sono dannosi per noi e per gli altri, piuttosto che perseverare orgogliosamente nei nostri errori, perché questo porta solo male a noi e a chi ci sta intorno.
Gesù ha potere sui nostri peccati e può aiutarci a smussare tutti quei lati scomodi che non portano buoni frutti: affidiamoli a lui, e lui saprà come aiutarci a convertirci davvero e ad essere luce invece che tenebra, sorriso invece che motivo di amarezza in questa vita.
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