Luca Morisi, l’uomo dietro i social del leader della Lega Matteo Salvini, gestore del progetto la “Bestia”, ha lasciato il suo ruolo di guida social all’interno della Lega. Morisi è colui che, arruolato quasi dieci anni fa, ha portato Salvini ad essere un politico virale, e quindi anche popolare. Lo ha portato alle vette del Conte I e ha attutito i colpi del post Papeete. Ora decide di mollare, e i retroscena su una scelta di questo tipo si moltiplicano.
Per capirci, Luca Morisi, mantovano del 1971, professore universitario all’Università di Verona, leghista della prima ora, è l’uomo che ha gestito la comunicazione social di Matteo Salvini dal 2013 a oggi. E’ l’uomo, detto in altri termini, che con il suo progetto La Bestia ha portato l’attuale leader della Lega dal 4 al 34,3% delle Europee del 2019. Certo, non è stato solo merito di Morisi, la furbizia politica di Salvini ha giocato il suo ruolo. Fatto sta che il rapporto di Salvini con i social ha svolto un ruolo importantissimo nella sua ascesa, lo ha reso virale e – piano piano – anche popolare. Dal Vinci Salvini alla propaganda anti-migranti, dalle foto con pane e Nutella all’attacco diretto a chi si mostrava critico nei confronti del leader della Lega: dietro tutto questo c’era un team di 20 persone guidato da Luca Morisi, che ora ha deciso di andarsene.
L’addio di Morisi
Lo scorso ottobre Morisi è stato cooptato nella segreteria politica allargata della Lega, ma oggi rende ufficiale il suo addio alla guida dei social: “Cari amici, mi avete scritto in tanti. Ringrazio tutti per l’interesse e l’amicizia: sto bene, non c’è alcun problema politico, in questo periodo ho solo la necessità di staccare per un po’ di tempo per questioni famigliari. Un abbraccio e ancora grazie“. Poche parole inviate ai parlamentari della Lega per spiegare la sua decisione, molti i dubbi rimasti. Si tratterà veramente di motivi personali? O piuttosto è necessario rintracciare dietro la decisione un dissapore con Salvini (o con il resto della Lega)? Mentre Salvini dice di non voler entrare nel merito di questioni personali, le spiegazioni che circolano nel Carroccio si moltiplicano. Anche perché, stando alle indiscrezioni, si parlava da tempo di un possibile abbandono di Morisi.
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Le ipotesi dietro la motivazione ufficiale
Due le ipotesi principali. La prima crede che Morisi abbia abbandonato la nave perché contrario alla posizione di difesa dei No vax assunta recentemente dal Carroccio. O come direbbe Salvini, free vax. Secondo fonti interne al Carroccio citate ieri dall’agenzia di stampa AdnKronos, Morisi non condivideva le ambiguità sulla vaccinazione anti-Covid alimentate da una parte della Lega. Lo stesso Fatto Quotidiano ricorda come Morisi fosse a favore della vaccinazione. Ma è anche plausibile ammettere che se Morisi, l’ideatore dei principali contenuti populisti di Salvini, se n’è andato, forse il motivo è un altro. Ed è riassunto così dal Corriere della Sera: “Alla base di questa svolta radicale, ci sarebbe anche la necessità della Lega di avviare una nuova strategia comunicativa, più equilibrata, meno urlata, e calzante rispetto a un quadro politico rivoluzionato, e con Giorgia Meloni da arginare”.
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La Stampa in questo caso sostiene un retroscena simile: lo scontento della Lega industriale e governativa avrebbe spesso rintracciato le cause delle difficoltà politiche ed elettorali del Carroccio dietro la figura di Morisi. In molti volevano un suo ridimensionamento, stando alle indiscrezioni, in molti volevano dei toni più pacati, meno propensi a inseguire Giorgia Meloni. Un indizio in questo senso potrebbe arrivare dalla prossima nomina atta a rimpiazzare il ruolo svolto da Luca Morisi. E il Riformista fa sapere: non è escluso che lo spin doctor passi alla squadra di Giorgetti, con a capo la portavoce Iva Garibaldi. Se così fosse, sarebbe un altro passo verso il lento commissariamento della linea di Matteo Salvini, se non proprio della sua persona.