In occasione della seconda giornata della Italian Tech Week, il ministro dell’Innovazione Colao ha illustrato il piano per il rilancio digitale del Paese. “Il Pnrr è un debito: ci vuole visione e ambizione per un lavoro di lungo periodo”.
Si è svolta in questi giorni a Torino la Italian Tech Week, un appuntamento di due giorni che, tra imprenditori, startupper, investitori, sportivi e artisti (per un totale di più di 60 speaker da tutto il mondo) ha toccato gli ultimi sviluppi dell’innovazione tecnologica. Con l’attesissimo collegamento in chiusura di mattinata di oggi, che vedrà in diretta dal Texas il fondatore di Tesla e Space X, Elon Musk, oggi alle Ogr hanno parlato anche il ministro dell’Innovazione, Vittorio Colao, e il CEO dell’Eni, Claudio Descalzi. E proprio il ministro Colao, in occasione del suo intervento, ha illustrato il piano per il rilancio digitale del Paese, scoprendo temi quali il 5G (sul quale “siamo indietro, e nel 2026 vogliamo essere al livello degli altri grandi Paesi”), la Pubblica Amministrazione (sulla quale “partiamo bene, con 25 milioni di identità digitali”), la sanità digitale, la telemedicina e – ovviamente – lo Spazio.
“Bisogna riportare ambizione e ottimismo” in quei settori profondamente influenzati e sostenuti dalle nuove tecnologie, ha spiegato il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, aprendo la seconda giornata dell’Italian Tech Week. E ha proseguito: “Dobbiamo insieme condividere ottimismo e ambizione per essere tra i migliori, con le ricette che ho indicato, modernizzazione della Pa, snellimento normativo, più collaborazione tra pubblico e privato, semplificazione dei rapporti con imprese e cittadini, ce la possiamo fare”.
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L’innovazione digitale è dunque un nodo cruciale per il rilancio del Paese: ma affinché la ripresa non sia soltanto un fuoco di paglia, occorre una visione a lungo termine, che va portata avanti con ottimismo e ambizione. “Il Pnrr è debito che andrà sulle future generazioni, il lavoro che si deve fare deve essere di lungo periodo con una visione ottimista e ambiziosa. In Italia fra dieci anni affronteremo una serie di sfide e opportunità di problemi con grande ambizione, ambizione di essere tra i migliori nel 2026 e continuare poi a rimanerlo, ma anche con ottimismo che ce la vogliamo fare”, ha infatti spiegato il ministro Vittorio Colao nel panel.
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In questo senso, dunque, “ci sono ingredienti che vanno messi nella ricetta“, come la semplificazione legislativa, la modernizzazione della Pa, lo snellimento normativo, una maggiore collaborazione tra pubblico e privato e il miglioramento dei rapporti con le imprese. “La produzione delle regole in Italia – ha evidenziato il ministro – è terribile, ogni anno si fanno 110.000 leggi. Come si fa a pensare di fare innovazione con 110.000 leggi? Dobbiamo semplificare e produrre leggi più semplici”, mentre “le strutture amministrative dello Stato devono essere più snelle, essere meno normate e più normali”.
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