I profili dei quattro principali candidati per le elezioni di Roma: la campagna elettorale, il programma, la posizione nei sondaggi.
Roberto Gualtieri è il candidato che, dopo una lunga ricerca, il Partito democratico ha scelto di presentare – sempre passando per le primarie di centrosinistra – per le elezioni amministrative 2021 di Roma. Anche i dem, come la coalizione di centrodestra, cercavano un “nome forte”. E alla fine hanno optato per colui che, fino a pochi mesi prima, ricopriva il ruolo di ministro dell’Economia nel governo Conte bis. Ma chi è Roberto Gualtieri e che cosa ha fatto nella vita prima di correre per l’incarico di sindaco della Capitale?
Chi è Roberto Gualtieri
Roberto Gualtieri è nato nel 1966 e nella vita è stato professore associato di Storia contemporanea all’Università degli studi di Roma La Sapienza. La sua carriera politica inizia nel 2007, quando entra nell’Assemblea Nazionale del P. L’anno successivo, invece, viene eletto nella Direzione Nazionale dem. Nel 2009 diventa deputato europeo per il Pd nella circoscrizione Italia Centrale e, nel 2014, viene nominato Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari.
Nel 2019 viene messo a capo della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, fino a quando non viene richiamato da Bruxelles per essere nominato ministro dell’Economia del governo Conte bis. Con la caduta del governo, infine, è tornato a essere un “semplice” deputato, finché non ha deciso di imbarcarsi nella campagna elettorale per Roma. E qual è il suo programma?
Il programma di Roberto Gualtieri
Il programma di Gualtieri si chiama “Roma. E tutti noi.” ed è composto da 138 pagine. All’interno, vengono snocciolate tutte le proposte per risolvere i problemi fondamentali della Capitale. C’è un’introduzione iniziale in cui viene illustrata la visione dem per Roma, “Il più grande progetto italiano dei prossimi 10 anni”, c’è una sezione dedicata alla qualità dei servizi, dalla riforma della governance ai rifiuti, passando per mobilità, rigenerazione urbana, smart city, ambiente, asili e scuole.
Poi c’è la parte dedicata alle risorse di Roma, con focus su lavoro, cultura, innovazione, investimenti internazionali, turismo, commercio, artigianato e agricoltura. E infine c’è il capitolo dedicato alla vivibilità della città, in cui vengono elencati i punti da migliorare quali welfare, salute, casa, sport e sicurezza. Quella indicata da Gualtieri sarà la ricetta ideale per risollevare le sorti di Roma? Vediamo cosa dicono i sondaggi.
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Roberto Gualtieri nei sondaggi
Negli ultimi giorni sono usciti due sondaggi: quello di Swg per Il Messaggero e quello di Ipsos per il Corriere della Sera. Per entrambi Gualtieri si posizionerebbe al secondo posto, dietro il candidato di centrodestra Enrico Michetti, ma sarebbe il favorito al ballottaggio, con un 53 per cento di preferenze. La differenza sta solo nelle percentuali: secondo Swg Michetti otterrebbe il 36 per cento, Gualtieri il 28,5 per cento. Stando ai numeri di Ipsos invece il candidato di centrodestra avrebbe un consenso con un range tra il 29 e il 33 per cento, mentre Gualtieri oscillerebbe tra il 26 e il 30 per cento.
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Gli altri due candidati principali delle amministrative romane resterebbero distanziati. Per Swg al terzo posto si troverebbe Carlo Calenda, leader di Azione, con percentuali che andrebbero tra il 18 e il 22 per cento, seguito dalla sindaca uscente Virginia Raggi, con un range che va dal 15 al 19 per cento. Per Ipsos le posizioni sarebbero invertite: terza Virginia Raggi con il 15,5 per cento, quarto Carlo Calenda con il 14 per cento.