Il presidente del Consiglio afferma che il nostro Paese è in una fase di forte ripresa, «l’esecuto stima una crescita intorno al 6% quest’anno»
Il premier Mario Draghi è intervenuto durante l’assemblea di Confindustria toccando il tema tasse e bollette. A tal proposito, Draghi ha annunciato che il governo ha deciso di togliere, per gli ultimi tre mesi dell’anno, gli oneri sulla bolletta del gas per tutti e dell’elettricità per famiglie e imprese.
Draghi ha anche precisato che, senza l’intervento del governo, «nel prossimo trimestre il prezzo della luce potrebbe salire del 40%, mentre quello del gas del 30%». Il premier ha parlato di un intervento di oltre tre miliardi di euro, poi ha assicurato:«Voglio riaffermare che il governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento i soldi si danno e non si prendono».
A detta del premier, «l’Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, il governo stima una crescita intorno al 6% quest’anno a fronte del 4,5% ipotizzato a primavera. La crescita che abbiamo davanti è un rimbalzo, legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l’anno scorso. Nel 2020, l’economia italiana si è contratta dell’8,9%, una delle recessioni più profonde d’Europa. Era dunque inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell’attività. La sfida per il governo (e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali) è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile».
Draghi ha proseguito il suo intervento sottolineando che «per assicurare la sostenibilità della ripresa dobbiamo prima di tutto impedire che ci siano altre significative ondate di contagio. Il governo sta agendo con la massima determinazione per evitare nuove chiusure. L’Italia si sta rimettendo in piedi dopo una crisi profonda. Questa fase richiede una politica di bilancio equilibrata ed efficace. Le conseguenze dello shock economico causato dalla pandemia, a partire dall’aumento dell’indebitamento privato, richiedono tempo per essere assorbite. Misure straordinarie come la moratoria sul credito bancario hanno nascosto vulnerabilità del nostro sistema economico che sono destinate a riemergere nel tempo. La fiducia di famiglie e imprese è elevata ma fragile. La priorità deve essere quella di preservare la loro capacità di spesa e la loro volontà di investire».
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Infine, Draghi rivolge un appello alle aziende:«La mia presenza oggi è un ringraziamento a tutte le imprese e ai loro lavoratori. Per la vostra capacità di reagire e innovare, in anni molto difficili per la nostra società. Ma oggi vi chiedo di fare di più.
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Vorrei che la pagina che state scrivendo oggi con il vostro impegno fosse ricordata come un momento storico. Nessuno può chiamarsi fuori. Sono certo, conoscendo le virtù dell’impresa, che sarà una pagina di cui l’Italia andrà fiera».