L’ombra della censura su Fanpage: disposto il sequestro dell’inchiesta sulla Lega

La redazione di Fanpage.it ha ricevuto un decreto del Gip di Roma che dispone il sequestro, mediante oscuramento, dell’inchiesta “Follow The Money” su Claudio Durigon e i fondi della Lega.

Sequestro e oscuramento preventivo di un contenuto giornalistico: il decreto del Gip di Roma nei confronti del giornale online Fanpage.it sembra effettivamente, e a tutti gli effetti, un atto volto a tacitare in qualche modo l’informazione. Oggetto del provvedimento del tribunale è una inchiesta dal titolo “Follow the Money”: si tratta di un reportage sull’ex sottosegretario leghista Claudio Durigon e sui fondi della Lega. Un provvedimento poco chiaro, innanzitutto: non è molto chiaro infatti come sia possibile, per l’autorità giudiziaria, sequestrare preventivamente un’inchiesta ed una testata senza ascoltare il direttore responsabile e gli autori dei pezzi.

Perchè di questo di si tratta, come ricordano i colleghi di Fanpage: “Quel che ci è stato notificato oggi, il sequestro e l’oscuramento preventivo di un contenuto giornalistico, rimanda a provvedimenti che non dovrebbero essere emessi in un Paese in cui vige la democrazia e la cui Costituzione, perciò, non lo consente” , spiega il direttore Francesco Cancellato in un editoriale, citando anche l’articolo 21 della Costituzione: “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili”.

Il sequestro preventivo di un lavoro giornalistico è consentito solo ove si ipotizzino reati, diversi dalla diffamazione. E questo non è il nostro caso di Fanpage, e dell’inchiesta su Durigon. Facciamo di nuovo nostre, citandole, le parole del direttore di Fanpage, Cancellato: “Non si può sequestrare e oscurare il contenuto giornalistico per il reato di diffamazione, come confermato da numerose sentenze della Corte di Cassazione. Non si può sequestrare e oscurare in via preventiva, prima che la verità sia accertata. Non si può sequestrare e oscurare perché non vi è più l’esigenza cautelare, in quanto il video e la notizia sono stati ripresi da più giornali, circolano in rete e sono quindi di dominio pubblico. E non si può procedere contro ignoti, come ha fatto il Pm, quando gli autori dei servizi sono noti come lo è il direttore e possono difendersi se indagati, ma non possono se non sono iscritti”.

Così funziona l’informazione ed il giornalismo in un paese democratico: e l’azione del Gip di Roma, qualora verificata e confermata, sembra invece andare in una direzione diversa da questa. Non è un caso che Fanpage abbia immediatamente ricevuto la solidarietà da parte dell’Ordine dei Giornalisti,  della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, di parte della politica e di tanti giornalisti. Quello che è avvenuto non ha precedenti, almeno nella storia moderna dei rapporti tra stampa, giustizia e politica. Sarebbe un precedente gravissimo, che andrebbe inevitabilmente a riconsiderare il livello di agibilità democratica di questo paese. Che già è molto messa alla prova: è necessario evitare ed impedire ulteriori cedimenti. Solidarietà da parte della redazione di Meteoweek ai colleghi di Fanpage.

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