Prosegue il confronto tra i principali candidati alle amministrative di Bologna: la giornata di ieri aveva in programma un faccia a faccia tra Matteo Lepore e Fabio Battistini in un incontro organizzato da Confesercenti. Il candidato di centrosinistra si è collegato a distanza perché indisposto, mentre Battistini ha colto l’occasione per sottolineare più volte il proprio sostegno alle richieste presentate da Confesercenti. A proposito di un ipotetico incontro con Giorgia Meloni, in visita domenica prossima, Battistini appare cauto: “Devo capire. Non l’ho mai vista in vita mia, ho in animo di presentarmi visto che mi danno una mano. Credo che questo avverrà, do per scontato che accada“.
Le amministrative di Bologna, previste per il 3 e il 4 ottobre, si avvicinano sempre più e si avvicendano i faccia a faccia organizzati tra i principali candidati sindaco in lizza: Matteo Lepore per il centrosinistra e Fabio Battistini in qualità di candidato civico sostenuto dal centrodestra. L’ultimo incontro – organizzato da Confesercenti – ha avuto luogo ieri pomeriggio nell’hotel I Portici di via Indipendenza. Scopo dell’incontro: far confrontare i due candidati su una serie di proposte avanzate da Confesercenti, che a fine incontro ha proposto un Patto per il Commercio e il turismo in dieci punti firmato da entrambi i candidati. In presenza, tuttavia, c’era solo Fabio Battistini, Lepore ha presenziato in collegamento a distanza perché indisposto da un raffreddamento.
Tra le richieste, quelle di mantenere invariati gli sconti Tari e suolo pubblico, oltre all’istituzione di una “figura di riferimento come il Sindaco della notte“ per “migliorare la situazione di criticità in alcune zone legate a spaccio e criminalità“. Durante l’incontro Battistini ha colto l’occasione per sottolineare la sua completa adesione alla causa di Confesercenti: “Quello che avete detto voi, avrei potuto dirlo anche io“, ribadisce più volte, soprattutto in merito ai tanto dibattuti dehors dei locali. Il Patto presentato da Confesercenti, infatti, chiede che vada “agevolato l’utilizzo dei dehors, vista la richiesta di turisti e cittadini di consumare all’aperto in sicurezza“.
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L’affaire dehors e molto altro
Una questione calda nella campagna elettorale bolognese, dopo che il candidato di centrosinistra Lepore ha esplicitato la sua intenzione di riportare i dehors (estesi per far fronte all’emergenza Covid) a una situazione di normalità al termine dell’emergenza. Battistini ha giudicato la proposta “non sensata“, avanzando una più flessibile deregulation dei dehors, in linea con la posizione di Confesercenti. “Il dehors è vita“, esclama Battistini. Poi, a margine, l’affondo di Battistini ad Ascom, l’associazione di commercianti accusata dal candidato sindaco di assecondare Lepore a seguito dell’endorsement di Gian Luca Galletti (che ha fondato l’associazione Bologna Civica con il direttore dell’Ascom Tonelli). “Non è provata, ma la connessione tra l’endorsement di Galletti e la posizione di Ascom sui dehors l’hanno fatta in tanti. Hanno bussato alla porta della Lega e di Isabella Conti, poi quando tutte le porte si sono chiuse ed è rimasto solo Lepore, appoggiano lui“, dice Battistini a margine dell’incontro.
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Amministrative Bologna, Battistini e la questione politica
Tuttavia, al di là dei singoli affondi, ciò che resta è un’annotazione politica: se Lepore sembra impegnato a difendere un preciso fronte politico (quello di un centrosinistra allargato che lo ha portato a incontrare Giuseppe Conte e Luigi Di Maio circa 10 giorni fa), Battistini sembra intenzionato a presentarsi alle amministrative di Bologna in qualità di Fabio Battistini, “un piccolo imprenditore del commercio“, come ribadisce all’incontro di fronte ai titolari di esercizi pubblici. E tutto questo ha, ovviamente, una valenza politica specifica: Battistini, fin dal primo momento, ha sottolineato il valore della sua candidatura civica, sostenuta dal centrodestra solo in un secondo momento. Durante l’incontro ha ripercorso le tappe della sua candidatura, rivendicando i “sei mesi sviluppati in autonomia“. Anzi, per meglio dire, il candidato ha specificato: “Non mi ritrovo né nella definizione di candidato civico né nella definizione di candidato politico. Io mi sono candidato come persona libera“.
Ma è a margine dell’incontro che si percepisce il clima tiepido tra Battistini e il fronte di centrodestra. Quando al candidato viene chiesto se incontrerà Giorgia Meloni in visita a Bologna domenica prossima, Battistini risponde: “Non lo so, credo di sì. Devo capire: non l’ho mai vista in vita mia, ho in animo di presentarmi visto che mi danno una mano. Credo che questo avverrà, do per scontato che accada“. Certo, “se la incontro mi farà piacere, se non altro per dirle grazie, per un fatto di cortesia“, ribadisce Battistini. Poi, quando gli viene chiesto se i partiti di centrodestra sostenessero economicamente la sua campagna elettorale, Battistini risponde: “Ho ricevuto zero, ma non ho mai voluto nulla. Non sono al servizio e nemmeno voglio essere influenzabile con rapporti di debito nei confronti di qualcuno“.