Scoppia lo scontro tra Massimo Boldi e Striscia la notizia dopo le dichiarazioni dell’attore sulla vera paternità del tg satirico di Canale 5. E Antonio Ricci non esita a replicare a mezzo stampa.
Le ultime esternazioni di Massimo Boldi sulla deriva della televisione italiana e sulla reale paternità di Striscia la notizia hanno avuto una certa risonanza. L’attore comico, classe 1945, vincitore di 11 Telegatti e amatissimo dal pubblico italiano, non ha esitato a sparare a zero contro i prodotti che offre il mondo dello spettacolo italiano. Ma sono state le frecciate riservate al tg satirico ideato da Antonio Ricci a far discutere.
Secondo quanto dichiarato da Boldi, infatti, il “padre” di Striscia non avrebbe fatto altro che rubargli l’idea. Intervistato da Il Giorno, infatti, l’attore ha dichiarato che Ricci avrebbe approfittato della sua idea di un tg comico per dar vita a quello che oggi è uno dei programmi cardine della rete ammiraglia Mediaset. “Sono ormai vent’anni e più che ne parliamo. Con Antonio ci siamo fatti delle risate su questo – ha dichiarato Boldi – . Se volevo fare casino, lo dovevo fare prima. Ma basta ripercorrere la mia carriera per scoprire che quell’idea la ebbi ben prima che Antonio facesse Striscia. Il telegiornale di Cipollino è stato un successo”.
Massimo Boldi, accuse contro Antonio Ricci
Massimo Boldi, in effetti, fu l’autore del celebre telegiornale di Cipollino, nato nel corso del programma Non lo sapessi ma lo so, condotto in coppia con Teo Teocoli.
In quella forma di tg ironico e satirico, il personaggio interpretato da Boldi era uno strampalato conduttore che rispondeva alla regia con il telefono posato sulla scrivania ma, nella foga, distruggeva l’apparecchio.
Rifacendosi a quanto messo in scena a metà degli anni Ottanta, dunque, Massimo Boldi sostiene senza troppi giri di parole che Antonio Ricci gli abbia rubato l’idea.
“Dopo il Fantastico con Celentano, per rientrare a Canale 5, Berlusconi mi affidò ad Antonio Ricci. Gli propongo l’idea del telegiornale e lui mi risponde: ‘Belìn, ancora il telegiornale, sono 10 anni che lo fai! È una rottura di scatole’ – ha continuato a raccontare l’attore – . Due anni dopo, mentre sono a Grand Hotel, un pomeriggio vengono Zuzzurro e Gaspare e mi sussurrano: ‘Ma lo sai che D’Angelo e Greggio stanno facendo le prove per un tg comico?’ Allora mi incavolo e chiamo Silvio e gli racconto tutto. ‘Ma sì, risponde lui, ‘lo fanno per tre mesi, lasciamoli divertire’. E invece è trent’ anni che vanno avanti!”.
Stando alle parole di Boldi, quindi, Ricci gli avrebbe rubato l’idea di Striscia la notizia appropriandosi di una paternità che non gli appartiene.
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Antonio Ricci, la replica a Massimo Boldi
Dopo le dichiarazioni di Boldi in merito a Striscia, che ha accusato di essere diventato “noioso, un po’ stupido, sciocco”, Antonio Ricci non ha esitato a replicare a mezzo stampa.
Attraverso un comunicato stampa inviato a Davide Maggio, l’ufficio del tg satirico di Canale 5 ci ha tenuto a fare delle precisazioni, prima fra tutte che sono stati tanti i personaggi che, nel corso della loro carriera artistica, si sono esercitati nella parodia del telegiornale (vedi Walter Chiari, Gino Bramieri, Rocco Tanica, etc).
Secondo Ricci, inoltre, Massimo Boldi avrebbe fatto confusione tra le date del suo tg satirico e la nascita di Striscia la notizia.
“Quando faceva Grand Hotel era il 1986. Difficile che nello studio accanto si girasse Striscia, visto che la prima puntata del tg satirico andò in onda nel novembre del 1988 – si legge nel comunicato stampa – .Forse sarebbe stato il caso di verificare le informazioni, soprattutto quando, coscientemente, si intervista un soggetto in uno stato molto particolare”.
Per il padre di Striscia, dunque, “quella di Boldi non è altro che una fake news” e si invitano tutti i telespettatori a guardare una puntata del tg di Cipollino per comprendere la grande differenza che esiste tra quest’ultimo e il tg di Canale 5 che “realizza autentici servizi giornalistici, anticipando spesso i media ufficiali”.