Sbarra (Cisl): “Obbligo vaccinale strada più efficace, Green Pass è un ponte”

Il Governo italiano ha introdotto l’obbligo di Green Pass per i dipendenti, pubblici e privati. Una misura che, secondo Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, è utile, ma che rappresenta soltanto un «ponte» che porta all’obbligo vaccinale. Il sindacato, tuttavia, chiede allo stesso tempo che vengano trovate soluzioni per scongiurare che tutti i lavoratori – soprattutto quelli fragili –  si carichino di costi impropri, tra cui quello per i tamponi. 

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Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl – meteoweek.com

L’obbligo di avere il Green Pass per i lavoratori pubblici e privati sta dividendo l’Italia. I pareri tra esperti e non solo sono, infatti, contrastanti. Ad esprimersi sul tema, nel corso di un convegno dello Ial del Friuli Venezia Giulia, è stato Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, il quale si è detto soddisfatto della misura. “Finalmente si stabilisce un quadro normativo stabile e uniforme sul green pass nei luoghi di lavoro: una svolta che la Cisl saluta positivamente, a patto che sia accompagnata da un forte affidamento alla contrattazione e ai protocolli sulla declinazione concreta nei singoli comparti e siti produttivi”. Inoltre, ha ricordato, nelle scorse ore c’è stato un incontro tra i sindacati ed il Governo “per fare chiarezza dopo settimane di confusione istituzionale e fughe in avanti quanto meno inopportune da parte di tante aziende”.

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La Cisl ha dato dunque la sua approvazione al provvedimento, ma a patto che ad esso siano affiancate delle misure che evitino ai lavoratori di ritrovarsi in difficoltà. “Per noi rimane determinante la garanzia sulla gratuità di tamponi per i lavoratori fragili: contestualmente vanno trovate soluzioni per scongiurare che tutti i lavoratori si carichino di costi impropri, vista l’emergenza sanitaria e la consolidata consuetudine che vede le aziende farsi carico degli oneri su salute e sicurezza”. Luigi Sbarra, inoltre, è da parte sua convinto che l’estensione del Green Pass possa essere soltanto una misura momentanea, che inevitabilmente presto sfocerà nell’obbligo vaccinale. “Siamo convinti che l’obbligo vaccinale resti la strada più efficace per uscire dalla crisi sanitaria ed economica e che il certificato verde debba essere un ponte che porti al via libera dell’erga omnes sulle immunizzazioni. L’auspicio è che Governo e Parlamento assumano fino in fondo le proprie responsabilità superando le contraddizioni interne alla maggioranza”, ha ribadito.

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Da qui la richiesta di un confronto con il Governo affinché si possa arrivare a chiarire tutti i punti della questione. “E’ fondamentale superare e risolvere la questione del passaporto verde per tornare subito a confrontarsi di sviluppo, occupazione, investimenti e coesione. Per questo chiediamo al presidente del Consiglio, Mario Draghi, di riallacciare i fili di un dialogo sociale forte e strutturato sui temi che qualificheranno la legge di bilancio, la messa a terra dei progetti Pnrr, verso un nuovo modello di relazioni sociali e industriali partecipativo. C’è solo un modo per coniugare tutto: un grande patto di concertazione che faccia avanzare riforme e progetti su obiettivi strategici comuni. Questo è il momento”. Così il segretario generale della Cisl ha concluso il suo discorso nel corso di un convegno dello Ial del Friuli Venezia Giulia.

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