Cingolani sul rincaro delle bollette “Stiamo riscrivendo il metodo di calcolo”

L’aumento della materia prima e gli importanti rincari alle bollette. Le parole del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani

 

“Va riscritto il metodo di calcolo delle bollette energetiche, lo stiamo facendo in queste ore”. Queste le parole del ministro della Transizione ecologica, intervistato questa mattina a Radio anch’io, su Rai Radio1. Per quanto riguarda le bollette dell’energia, ha spiegato il ministro c’è da mitigare l’aumento del trimestre, che c’è in tutto il mondo, e all’80% dipende dall’aumento del gas. Poi c’è da mettere in piedi un intervento più strutturale. Bisogna ragionare su come è costruita una bolletta, va riscritto il metodo di calcolo. Lo stiamo facendo in queste ore”.  Però “ogni paese ha la sua ricetta“, prosegue e “in queste ore stiamo rivedendo il metodo di calcolo, ci stiamo lavorando. C’è da ragionare su come viene costruita, calcolata, la bolletta“.

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Parole pesanti quelle del ministro Roberto Cingolani che ha spiegato poi come lo scorso trimestre la bolletta elettrica sia aumentata del 20% e avvisa che si prospetta un aumento ben peggiore per il prossimo trimestre, fino a una crescita dei costi di circa il 40%. Il ministro passa poi a fornire spiegazioni sui rincari: “Succede perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, succede perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta”.

I prezzi della materia crescono e di conseguenza aumentano i costi dei diritti per l’emissione di anidride carbonica, pagati dalle società energetiche in Europa per compensare la quantità di C02 scaricata in atmosfera. Cingolani ha perfettamente ragione quando sostiene che il prezzo del gas è aumentato: I dati ce lo confermano, nell’ultimo anno è passato da 2.362 dollari/MmBtu a 5.215 (MmBtu è l’unità di misura del gas sul mercato internazionale, ogni unità equivale a 2.930 MWh); se estendiamo il raffronto e analizziamo gli ultimi cinque anni siamo in effetti al picco massimo assoluto, superiore anche ai 4.612 dollari/MmBtu toccati a novembre 2018.

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Sul tema del nucleare, dopo le ultime polemiche, Cingolani spiega: “Io ho raccontato a 400 studenti di una scuola che in questo momento ci sono quattro paesi che stanno studiando delle sorgenti di energia alternative che si chiamano reattori di quarta generazione. Ho detto che forse nel prossimo decennio capiremo se sono convenienti, sicuri e se hanno dei requisiti interessanti, e qualora questo fosse verificato sarebbe importante capire se possono essere utilizzati”. Detto ciò “è ovvio che oggi noi non potremmo fare nulla di nucleare, perché abbiamo un referendum che dice no alle vecchie tecnologie e quelle nuove ora non ci sono, non si possono comprare e installare. La cosa più importante è accelerare sull’installazione di rinnovabili, così ci sganciamo più rapidamente possibile dal costo del gas“.

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