Reddito di Cittadinanza: oltre 1.5 milioni di percettori in sei mesi

L’assegno medio mensile del RdC è di 547 euro. I percettori sono perlopiù al Sud, ma la formula non ha creato i posti di lavoro desiderati

In Italia sono 1.5 milioni le famiglie che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Questo il dato del primo semestre del 2021 secondo l’analisi effettuata dalla Fondazione Hume per il quotidiano La Ragione, a cui si aggiungono 156mila famiglie beneficiarie della Pensione di Cittadinanza. Secondo lo studio, lee persone che hanno ricevuto il sussidio si aggira intorno in totale a 3.7 milioni di persone per un assegno medio mensile di 547 euro.

La zona del Paese dove è più diffuso il RdC è il Meridione, come è facile immaginare per le differenze sociali ed economiche che contraddistinguono la nazione, con il 12% dei percettori. Il 5% si trova al Centro, il 3.2 al Nord.

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Ma non mancano le incongruenze, secondo una analisi effettuata dalla Caritas, il 36% dei percettori del Reddito non sarebbe in realtà povera in senso assoluto, mentre il 56% delle famiglie povere non fruisce del sostegno. A questo si aggiunga che il RdC non è una formula in grado di creare posti di lavoro. Questo è dovuto sia alla difficoltà nel nostro Paese di reperire un’occupazione, sia al fatto che coloro che accedono al Reddito sono generalmente persone con scarsa capacità di inserirsi nel mondo del lavoro.

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Non ci sono dati certi su quanti percettori abbiamo effettivamente trovato un’occupazione, anche per via del lavoro in nero.  Secondo Anpal solo il 25,7% dei beneficiari ha instaurato un rapporto lavorativo, percentuale che scende al 14% se si considerano i soli contratti ancora attivi a fine ottobre 2020. Sono perlopiù contratti a termine, di cui il 4,1% un contratto di apprendistato e solo il 15,4% un contratto a tempo indeterminato.

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