Un esercente nega l’accesso nel suo locale a tre persone senza mascherina e loro lo aggrediscono all’uscita di fronte ai suoi familiari
Un esercente ha negato l’accesso al suo negozio a tre persone sprovviste di mascherina, e loro per vendicarsi lo hanno atteso all’uscita e l’hanno aggredito di fronte alla moglie e ai figli di 3 e 7 anni. È accaduto a Roma, il 23 giugno scorso. Ma oggi, giovedì 16 settembre, i carabinieri hanno arrestato tre persone.
Tra questi, un 44enne romano, una donna 30enne di Avellino che però vive attualmente a Roma senza fissa dimora e un afghano di 30 anni, tutti pregiudicati. L’accusa, a vario titolo, è di rapina aggravata in concorso, lesioni personali, porto di armi non autorizzato.
Leggi anche:—>Ecco Aukus, patto di sicurezza tra Usa, Gb e Australia
È ricercata anche una quarta persona, complice dei tre arrestati, fuggita all’estero. La vicenda risale al 23 giugno scorso, quando 4 persone entrarono in un negozio di elettronica della Circonvallazione Gianicolense ma non avevano indossato le mascherine come previsto dalla legge per il contenimento del contagio da Covid19.
Leggi anche:—>Save the children:«20mila bambini rifugiati senza istruzione per negligenza governo greco»
In quel contesto si è verificata l’aggressione al titolare dell’attività commerciale, un uomo cinese di 33 anni.