Chi ha autorizzato le tangenti con cui Fiat Chrysler ha corrotto il sindacato UAW?

Breve storia di come i vertici del più grande sindacato automobilistico della nazione si sono lasciati corrompere dai dirigenti FCA

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Esiste una foto che nelle ultime settimane è diventata discretamente famosa in America, quasi iconica.

General Holiefield, in quel momento vicepresidente della UAW, la più grande organizzazione sindacale del settore automobilistico a difesa dei lavoratori in America, in smoking con un bellissimo fiore bianco appuntato al petto. 

È il giorno del suo matrimonio e la donna accanto a lui in abito bianco è Monica Morgan.

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Dietro di loro Venezia, uno degli sfondi più romantici che si possono scegliere per celebrare un momento così speciale. È normale essere immortalati con il sorriso stampato sulle labbra il giorno del proprio matrimonio, ma la felicità che traspare dai volti di General e Monica sembra più autentica di migliaia di altre foto in cui tutti noi, in un modo o nell’altro, finiamo con l’imbatterci nelle nostre esistenze.

Naturalmente, non ci è dato sapere se il loro è stato amore vero, ma resta comunque il fatto che quando Holiefield muore di cancro nel 2015, Monica è ancora al suo fianco:

Mio marito ha sempre lavorato per il popolo. Lui voleva sradicare la povertà fornendo opportunità e posti di lavoro e proteggendo le opportunità e i posti di lavoro”

Sceglie di ricordarlo così alla veglia in suo onore, e lo stesso fa FCA con un comunicato ufficiale per celebrare il rapporto professionale con uno dei massimi esponenti del loro sindacato di riferimento. 

“Sotto la sua leadership, General ha contribuito a guidare l’azienda durante uno dei periodi piu’ difficili della sua storia. Conseguentemente Fiat Chrysler e’ riuscita a garantire un futuro a chi ha scelto di rimanere e ai circa 15 mila nuovi dipendenti rappresentati dallo Uaw entrati in azienda dal giugno del 2009”.

Fa un certa impressione rileggere queste righe sei anni dopo. Non soltanto perché FCA non esiste più per come la conosceva Holiefield ed è finita con il diventare un punto luminoso della galassia Exor.

Di recente abbiamo scoperto che il matrimonio da sogno di General Holiefield, un sindacalista che “ha sempre lavorato per il popolo”, è stato pagato grazie a una tangente autorizzata dai vertici di FCA Usa. 

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Poco meno di un mese fa, Paul Bormandi, giudice del distretto orientale di Detroit, ha condannato Fiat Chrysler Usa al pagamento di una multa di trenta milioni nell’ambito di un processo che ha permesso di accertare il sistematico tentativo dei dirigenti di FCA di corrompere i rappresentanti sindacali della UAW, allo scopo di ottenere le migliori condizioni possibili durante le varie trattative per il rinnovo dei contratti di lavori. 

Non una cosa da poco considerato che, come ricordava FCA nel comunicato con cui salutava Holyfield, parliamo di oltre 15 mila lavoratori che, sotto la garanzia del sindacato, sono entrati a lavorare in Chrysler a partire dal 2009. Quello infatti, è l’anno in cui Fiat decide di acquisire il 20 per cento di Chrysler, azienda che in quel momento si trovava sull’orlo del fallimento. A detenere il 55 per cento era invece il sindacato United Automotive Workers. Con il senno di poi, sembra quasi scontato che FCA facesse di tutto per sedurre il principale azionista di un’azienda appena acquisita. 

Il giudice Bormandi non è stato tenero con FCA: confermata la multa ipotizzata dall’accusa, decide anche di mettere la multinazionale sotto osservazione per il prossimo triennio. Ad essere monitorate e costantemente verificate saranno le condizioni contrattuali dei lavoratori e il rispetto dei loro diritti nei luoghi di lavoro. 

General Holiefield è morto, ma il processo nei confronti di sua moglie Monica Morgan è continuato fino alla sua condanna. Alcuni dei fondi incriminati sono stati erogati proprio a una società fotografica fondata dalla donna. Soldi che venivano utilizzati dai coniugi per le loro spese personali, tra cui l’acquisto di una nuova casa e successivamente anche quello di una piscina. La Morgan a un certo punto ha anche aperto dal nulla una nuova società, registrata per essere la sigla di una struttura per ospitare anziani in difficoltà, in cui ha dirottato circa 350 mila dollari provenienti dalla no profit fondata da Holiefield. 

I documenti dell’inchiesta raccontano infatti che l’ex vicepresidente di UAW apre nel 2012 un’associazione chiamata “Leave the Light On”. Da quel momento la no profit sembra assumere a tutti gli effetti le fattezze di un fondo finanziato direttamente da FCA Usa. La lista delle persone coinvolte è lunga, si tratta di un’inchiesta che ha condannato tre dirigenti FCA ma anche 9 sindacalisti oltre a Holiefield. I fondi gentilmente erogati da FCA Usa, per fare un esempio tra i tanti, hanno permesso di pagare oltre duemila ingressi a DisneyWorld, scarpe di lusso targate Christian Louboutin e cene a margine degli incontri sindacali con l’azienda. 

Cene abbastanza costose.

Nel 2016 la UAW sceglie come sede dell’assemblea il Palm Spring Steak and Chop Restaurant. Quella sera il conto complessivo della cena consumata dai rappresentanti sindacali supera i seimila dollari. Anche questi, gentilmente offerti da FCA.

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Un sistema che va avanti senza intoppi fino al 2014, quando alcune persone all’interno della Union Automobile Workers si insospettiscono. Non ci vuole molto a scoprire queste irregolarità. Holiefield è costretto alle dimissioni immediate, anche perché era ormai molto tempo che all’interno del suo sindacato veniva fortemente criticato per una linea nei confronti dell’azienda, giudicata troppo morbida. 

Alphons Iacobelli, ex capo delle relazioni sindacali con FCA Usa, è stato un personaggio centrale in questa storia di corruzione e sta attualmente scontando una pena che inizialmente doveva essere di cinque anni e mezzo. È stata in seguito ridotta a quattro perché ha deciso di collaborare alle indagini, permettendo agli inquirenti americani di scoprire nuovi particolari sui rapporti tra i dirigenti FCA e i vertici dell’UAW. Si scopre ad esempio, che grazie ai fondi FCA, Holiefield, non solo aveva comprato una casa nuova, ma era riuscito in precedenza anche ad estinguere un mutuo che gravava su un’altra sua abitazione.

Il giudice nella sentenza è inequivocabile: 

“I dirigenti di FCA avevano l’obiettivo di oliare gli ingranaggi con i dirigenti della Uaw”

Ma da chi erano autorizzati questi pagamenti? Anche qui Borman non ha dubbi:

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“Queste tangenti erano autorizzate dall’amministratore del gruppo Sergio Marchionne a General Holiefield, vicepresidente della Uaw”

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