Marco Turrin è morto suicida dopo aver ucciso con un colpo di pistola la madre ventunenne Alessandra Zonzin. Il padre del killer sapeva che si frequentavano.
Alle ore 21.57 di una serata di fine estate la vita della famiglia Turrin è stata sconvolta per sempre. Tre carabinieri hanno comunicato al signor Adriano, residente in via Don Lorenzo Milani, a Vigodarzere, in provincia di Padova, la morte del figlio. Marco Turrin, guardia giurata di 39 anni, è morto suicida dopo aver ammazzato con un colpo di pistola la mamma ventunenne Alessandra Zorzin, di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza.
Marco Turrin, killer di Alessandra Zorzin: poi si toglie la vita
I militari hanno provato a chiedere ad Adriano Turrin cosa possa essere scattato nella testa dei figlio, per averlo spinto ad un gesto tanto estremo. «Siamo distrutti e chiedo perdono anche all’altra famiglia. Mio figlio era un ragazzo tranquillo, lavorava alla Civis e al mattino era uscito come sempre di casa lavato e profumato. Non aveva dato segni di nervosismo. Frequentava questa ragazza da diversi mesi, almeno sei o sette. Lo sapevamo e non era un mistero. Non era venuta qui a casa a Vigodarzere ma sapevamo bene dell’esistenza di questa ragazza e quando ho letto su internet della tragedia ho fatto subito il collegamento con mio figlio», ha rivelato il padre di Marco Turrin.
Leggi anche -> Diletta Leotta vittima di Revenge porn: ” Non sapevo come gestire la situazione”
Nel grande condominio di via don Milani, dove Turrin abitava con il papà Adriano e la sorella, i vicini non si danno pace, sgomenti. «Marco l’ho visto crescere fin da quando era bambino, è sempre stato una persona gentile e tranquilla. Era tornato a vivere qui dopo un po’ di anni fuori, è un dolore enorme anche per noi», ha detto una vicina di casa. «Sapevo che Marco era una guardia giurata – racconta un ex carabiniere, abbracciando la compagna per tranquillizzarla – Amava il suo lavoro e con noi era sempre tranquillo e gentile. Vedo sempre anche suo padre con il cagnolino, non ci sono davvero parole».
Leggi anche -> Green pass obbligatorio, sospensione dal lavoro e dello stipendio dopo 5 giorni
Verso le 20.30 Marco Turrin si è tolto la vita, sparandosi con la pistola che aveva utilizzato per commettere il delitto. L’attenzione dei carabinieri si era concentrata sin da subito sull’uomo ed erano scattate le ricerche del sospettato, che nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce. Nel corso della giornata era stato più volte individuato il suo passaggio in auto in provincia di Vicenza, senza però che le pattuglie riuscissero ad intercettarlo. In serata, l’auto è stata rilevata nella zona di Creazzo, nel Vicentino. A quel punto Turrin è crollato, vedendo le pattuglie e si è sparato. Nonostante i tentativi di rianimazione del personale sanitario, è morto poco dopo.