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Al via la terza dose e il vaccino anti-influenzale. All’orizzonte la possibilità di un vaccino combinato

Dal 20 settembre inizierà la somministrazione della terza dose per le categorie con soggetti a rischio. Intanto è in fase di studio un vaccino combinato : anti-influenza e anti-Covid

Alcune categorie di soggetti fragili potranno ricevere la terza dose del vaccino anti-Covid già dal 20 settembre. Successivamente la campagna proseguirà con gli ospiti delle Rsa e gli ultraottantenni. Contestualmente da fine ottobre si darà il via alle iniezioni dell’antinfluenzale che quest’anno vengono raccomandate anche agli over 18. “Quest’anno – spiega il virologo Fabrizio Pregliasco – rilanciamo la necessità del vaccino antinfluenzale. L’anno scorso abbiamo avuto poca influenza grazie alle attività anti-Covid, ma quest’anno ci sarà un po’ di rilassamento quindi ci aspettiamo che il virus ritorni”.

“Il vaccino per l’influenza – ricorda – deve essere fatto dai 60 anni in poi, dalle persone con problemi cardiaci e respiratori e dai bimbi dai 6 mesi ai 2 anni o anche fino ai 6”. Tuttavia l’esperto lo consiglia anche per le categorie meno vulnerabili. “La variante Delta ha una aspecificità maggiore che somiglia proprio all’influenza. Non si vede più la perdita del gusto o quei sintomi peculiari del Covid della prima ora. Quindi la vaccinazione ben venga anche per questo, per evitare confusione e sovrapposizioni”.

Per il momento quindi Pregliasco, docente dell’Università di Milano, consiglia una distanza di 15 giorni, in attesa di valutazioni che sono in corso per una possibile co-somministrazione. Per Moderna, ci sono i primi studi di un vaccino combinato. Il mix dei due vaccini, anti-influenza e anti-Covid, non sarebbe infatti una novità, osserva sempre Pregliasco: “Abbiamo già il vaccino esavalente e quadrivalente per i bimbi – ricorda – E’ una cosa che si fa normalmente. Ovviamente va studiata e valutata, ma rende tutto più facile anche a livello organizzativo, ‘one shot’ e via”.

Secondo le indicazioni di Palazzo Chigi saranno le farmacie a dover occuparsi delle iniezioni del vaccino antinfluenzale 2021 per i più giovani. L’obiettivo è quello di raggiungere una copertura maggiore di quella degli anni passati. Questo infatti può aiutare “le diagnosi differenziali” dando uno strumento utile ai medici per evitare sovrapposizioni e confusione.

Matias Gadaleta

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