Al Policlinico di Modena un atto intimidatorio. Le ipotesi sono la vendetta di un’azienda o gli atti intimidatori dei negazionisti
Se confermato sarebbe un atto gravissimo. Un topo morto è stato trovato in uno dei vassoi del cibo destinato ai pazienti del reparto di oncologia del Policlinico di Modena. Non un caso di malasanità o una situazione fortuita, ma probabilmente un atto intimidatorio di un gruppo di no-vax e no-Green Pass che già in altre occasioni aveva preso di mira l’ospedale con atti di interruzione di servizio pubblico.
“Un fatto gravissimo, ci impegniamo ad accertare le responsabilità e ad adottare tutte le azioni possibili, senza escludere alcuna ipotesi – afferma il direttore generale del Policlinico Claudio Vagnini – Ci scusiamo per questo episodio inaccettabile, che non rispetta i criteri che da sempre assicuriamo e che pretendiamo dai nostri fornitori. La criticità è legata alla verifica del carrello termo-refrigerato prima dell’allestimento dei vassoi e al controllo del vassoio prima della consegna al degente”.
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La procura indaga e sospetta anche della ritorsione da parte di una ditta a cui non è stato rinnovato l’appalto per la fornitura di alcuni servizi dell’ospedale. L’azienda Cirfood che si occupa di fornire i pasti ha scelto di collaborare. “L’episodio sopra ricordato non ha alcun collegamento con la preparazione e il confezionamento dei pasti e la visita ispettiva da parte dell’Igiene Pubblica, effettuata a seguito dell’accaduto, ha certificato la totale assenza di irregolarità in questo processo“, spiegano dall’azienda.