Il presidente dell’Associazione presidi Antonello Giannelli parla del green pass nelle strutture scolastiche. Ecco che cosa ha detto
Il presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi) Antonello Giannini, in un colloquio con l’Adnkronos tocca il tema green pass nelle scuole e chiarisce alcuni punti. Gianni spiega che per strutture delle istituzioni scolastiche «si intendono i locali chiusi. Non cortili o giardini o spazi all’aperto o pertinenze. Come associazione nazionale presidi abbiamo diffuso ai nostri iscritti questa interpretazione di buon senso, che è fondamentale nella vita scolastica. No a forzature non contestualizzabili nella situazione che stiamo vivendo».
«Per fare un paragone valido: nei ristoranti se si mangia al chiuso è necessario esibire il Green pass, all’aperto no. Lo stesso dicasi per la scuola: L’accesso ai genitori sprovvisti di certificazione verde può essere ammesso soltanto all’aperto», spiega Giannini. Nei casi più complessi in cui, invece, «per entrare nel cortile si deve compiere un tragitto al chiuso, vale la regola: l’ingresso è interdetto, poiché imporrebbe il passaggio da spazi chiusi».
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Alcuni genitori si sono lamentati della non disponibilità di alcuni dirigenti delle scuole di infanzia e primarie di “schierare” i bidelli per accompagnare i bambini in classe all’ingresso della scuola o all’uscita, il che ha creato dei contrasti scuola-famiglie.
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Sulla suddetta questione, Giannelli ha sottolineato:«Il punto è che il personale Ata scarseggia. Alle scuole ne serve di più ed in questo senso vanno gli appelli che ho rivolto più volte per l’incremento di assistenti amministrativi di segreteria e bidelli. L’azione del Ministro è stata positiva per i docenti. Ma nel settore Ata mi segnalano invece spesso carenze, e difficoltà in caso di necessità di sostituzione del Dsga, problematica e per cui manca una chiara procedura».