Martina Luoni non ce l’ha fatta. La ventisettenne, malata di cancro, era diventata testimonial della Lombardia per la lotta contro il Covid-19 dopo avere denunciato i disservizi delle strutture sanitarie nei momenti peggiori della pandemia, quando gli interventi e le cure non urgenti erano state rinviate a data da destinarsi. È morta dopo una battaglia durata quattro anni.
Addio a Martina Luoni. La ventisettenne è morta dopo avere lottato per oltre quattro anni contro un cancro al colon. La sua storia era divenuta nota qualche mese fa, nel pieno della pandemia, in virtù di una video-denuncia pubblicata proprio dalla ragazza sui suoi social network. Aveva raccontato di come, a causa dei problemi alle strutture sanitarie legati all’avvento della pandemia di Covid-19, le cure a cui si sarebbe dovuta sottoporre erano state rinviate a data da destinarsi. Il suo appello è arrivato alla regione Lombardia, che ha deciso di farla diventare una dei testimonial per la lotta contro il virus. In uno spot invitava la popolazione a rispettare le norme utili ad evitare la diffusione dei contagi.
L’ultimo saluto a Martina Luoni
La battaglia di Martina Luoni è giunta al termine: la leonessa si è spenta. L’annuncio è stato dato dai suoi cari proprio attraverso l’account Instagram che aveva utilizzato per raccontare al mondo la sua drammatica storia. “Ora la sua bussola la porterà a caccia di nuovi tramonti, quelli che ha sempre sognato, sempre con il sorriso sulle labbra che nessuno potrà mai spegnere. Da oggi chiunque guarderà un tramonto si ricorderà della leonessa Martina”, si legge nel post. A luglio la ventisettenne aveva iniziato delle cure sperimentali per il cancro al colon, ma non sono state sufficienti a salvarla.
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“Non dimenticheremo mai il suo sorriso“, ha scritto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “L’energia di una ventisettenne caparbia e determinata. Il suo sguardo solare con cui, camminando sul belvedere di Palazzo Lombardia, invitava tutti a combattere contro il virus“. Proprio per questi motivi il governatore l’aveva scelta come testimonial della lotta contro il Covid-19.