Il Manchester city ha cancellato e rimosso ogni riferimento a Benjamin Mendy dal suo negozio online, a seguito delle accuse di stupro e violenza sessuale nei confronti del difensore della Francia.
Non c’è più spazio per Mendy. Il Manchester city ha cancellato e rimosso ogni riferimento a Benjamin Mendy dal suo negozio online, a seguito delle accuse di stupro e violenza sessuale nei confronti del difensore della Francia. Nessun riferimento neanche sul sito online della squadra, così come riporta il Telegraph. Non è più possibile dunque acquistare prodotti legati al 27enne difensore francese, in carcere con l’accusa di stupro. Mendy è invece ancora presente nelle figurine della squadra di Pep Guardiola, sul sito ufficiale dei campioni d’Inghilterra ma, ben presto, potrebbe sparire anche da lì.
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Mendy, terzino francese del Manchester City, 27 anni, è accusato di 4 stupri su ragazze con più di 16 anni e un’aggressione a sfondo sessuale. I reati si sarebbero verificati tra ottobre 2020 e agosto 2021. Il calciatore resterà in detenzione almeno fino al 15 novembre, quando comparirà nuovamente in un’udienza preliminare in vista del processo fissato per il 24 gennaio 2022.
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Quanto accaduto al giocatore ha messo in imbarazzo il club sportivo. “Il Manchester City può confermare che dopo essere stato accusato dalla polizia, Benjamin Mendy è stato sospeso in attesa di un’indagine. La questione è soggetta a un processo legale e il club non è quindi in grado di formulare ulteriori commenti fino al completamento di tale processo”, spiegava la società. Del resto, la violenza sulle donne è una tematica che, a livello europeo, sta acquisendo sempre più rilevanza.
L’attenzione europea
Come riferisce Agensir, il Parlamento europeo sarebbe pronto a chiedere che la violenza di genere sia inclusa nei trattati Ue come nuova area di reati comunitari. In un progetto di iniziativa legislativa che sarà discusso mercoledì e votato giovedì, i deputati chiedono “una legislazione e delle politiche Ue mirate per sostenere e aiutare le vittime di violenza e discriminazione basate sul genere”. La Commissione dovrebbe quindi introdurre una nuova categoria di reati, ai sensi dell’articolo 83 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, come base giuridica per una direttiva comunitaria che prevenga e combatta tutte le forme di violenza di genere. La nuova direttiva dovrebbe implementare la Convenzione di Istanbul e le altre norme internazionali, e includere misure di prevenzione, servizi di sostegno e misure di protezione per le vittime, standard minimi per l’applicazione della legge e una migliore cooperazione tra i Paesi europei.