Covid, Iss: «Rischio decesso e ricovero in ti ridotto al -96% per i vaccinati»

La riduzione del rischio di morte e ricovero in terapia intensiva per le persone che si sono vaccinate contro il Covid-19 è ridotto del 96% rispetto al normale. Il calo è invece pari al 77% per la diagnosi e al 93% per l’ospedalizzazione. L’annuncio è stato dato dall’Istituto Superiore di Sanità a seguito della raccolta dei dati aggiornati a mercoledì 8 settembre. 

I reparti di terapia intensiva sono saturi di no-vax – meteoweek.com

Gli ultimi dati che arrivano dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute confermano l’efficacia del vaccino contro il Covid-19. È ritenuta «forte», in base agli studi, infatti, la riduzione del rischio di contrarre il virus nelle persone completamente vaccinate rispetto a quelle non vaccinate. I risultati più eclatanti, tuttavia, arrivano in merito alla situazione nelle strutture sanitarie, che nelle ultime settimane si sono riempite quasi totalmente di persone non vaccinate. Il rischio di venire ricoverato – nei reparti ordinari oppure in terapia intensiva – è di nove volte superiore per coloro che non hanno aderito alla campagna di vaccinazione. La stima aumenta ulteriormente (tredici volte superiore) nelle categorie più fragili, in particolare gli over 80. Ulteriore incremento per quanto riguarda i decessi, ben quindici volte superiori.

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Guardando ai dati in percentuale che sono stati forniti nelle scorse ore dagli enti preposti – il cui ultimo aggiornamento è relativo a mercoledì 8 settembre – le differenza tra vaccinati e non vaccinati sono piuttosto nette. Il report dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, riferisce di un miglioramento del 77% per la diagnosi, del 93% per l’ospedalizzazione e del 96% per i ricoveri in terapia intensiva e per i decessi. I risultati confermano dunque l’evidenza che il vaccino contro il Covid-19 non impedisce del tutto la possibilità di contrarre il virus, ma che nella maggior parte dei casi riesce a contrastare il manifestarsi di una sintomatologia grave. Il dato sulle morti, in particolare, è quello che desta maggiore fiducia.

Chiara Ferrara

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