Nuovo avvertimento del Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Senza il vaccino e con questi stessi casi saremmo stati costretti a misure restrittive e molto molto limitative”
Il Cda dell’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, ha dato il via libera ufficiale alla terza dose di vaccino anti-Covid nel nostro Paese dopo il parere in tal senso espresso ieri pomeriggio dalla Commissione Tecnico-scientifica dell’Agenzia del farmaco. Il Cda, si legge in una nota, “ha approvato l’inserimento nell’elenco dei farmaci previsto dalla legge 648/96 della dose addizionale dei vaccini Comirnaty (Pfizer) e Spikevax (Moderna)”, il che consente di somministrare la terza dose anche se l’autorizzazione originale per i due vaccini prevede due dosi.
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Nel parere alla base della decisione la Commissione Tecnica-Scientifica dell’Aifa osserva che “la priorità della campagna vaccinale rimane il raggiungimento di un‘elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati per ridurre la circolazione del virus e lo sviluppo di varianti nonché prevenire efficacemente l’insorgenza di patologia grave e di decessi”.
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Dunque, il vaccino proprio in quanto è l’unica arma veramente efficace nella lotta contro il famigerato Covid-19 è anche l’unico strumento per scongiurare l’implementazione di misure più stringenti: è quanto ha evidenziato anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato dal Direttore de “La Stampa”, Massimo Giannini, al Festival “Ritorno al futuro. La lezione di Covid e il domani che ci aspetta”, evento promosso da “Salute”, l’hub tematico del Gruppo Gedi, in corso di svolgimento a Villa Medici a Roma. “Senza il vaccino e con questi stessi casi saremmo stati costretti a misure restrittive e molto, molto limitative“, ha ammonito il titolare del dicastero della Salute.