Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, riporta i dati degli investimenti del governo nel settore per favorire la scuola
Si torna verso l’apertura delle scuole con i timori naturali legati alla pandemia e alla verifica delle vaccinazioni effettuate. L’obbligo vaccinale al momento è scattato per il personale scolastico ma non per gli alunni. Sul tema incidono tanto anche i trasporti locali.
Trasporti e scuola, il ministro detta i numeri
Per questo La Stampa di Torino ha intervistato il ministro dei trasporti e infrastrutture Enrico Giovannini: “Pronti a reggere la riapertura delle scuole e la ripresa di tutte le attività”. “In questi ultimi mesi è stato fatto tanto. I servizi aggiuntivi nel campo dei trasporti locali sono più che triplicati rispetto ad un anno fa. Rispetto all’anno scorso, ci sono 8-9 mesi di esperienza dei tavoli prefettizi. Il luogo dove, per ogni provincia, i dirigenti scolastici, i rappresentanti delle aziende di trasporto e del ministero, i Comuni e le Regioni , hanno studiato il modo migliore per fronteggiare la ripresa dell’attività scolastica e non solo. Sono stati messi così in campo vari strumenti, dalla differenziazione degli orari di entrata e di uscita delle scuole e delle attività commerciali al potenziamento dei servizi pubblici, compresa l’attenzione a particolari linee che potevano presentare criticità”, ricorda il ministro.
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Poi il ministro va nello specifico sui dati: “I servizi aggiuntivi che le Regioni hanno deciso di prevedere sono più di tre volte quelli del settembre 2020. A fronte di circa 13 milioni di vetture/km aggiuntive dell’anno passato siamo arrivati a 44 milioni. È il 340% in più, una differenza notevole, mi pare”, sottolinea Giovannini.
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Sul green pass il ministro ha sottolineato che sui mezzi pubblici si può riscontrare una difficoltà nell’applicazione dei controlli. Criticità difficili da superare.