Una dipendente di Atac da oltre un anno presentava certificati medici falsi e intanto gestiva un B&B alle Canarie. Rischia il licenziamento
A tradirla i social su cui postava con fierezza le sue foto nel paradiso tropicale delle Canarie. Una capostazione dipendente di Atac, l’azienda di trasporti pubblici di Roma, era ufficialmente in malattia dall’inizio della pandemia. Il lockdown poi certificato medico dopo l’altro e la dipendente non metteva piede sul luogo di lavoro.
Ma invece di stare nella sua abitazione, in realtà gestiva un B&B in una delle isole dell’arcipelago spagnolo, postando non solo le sue foto ma anche link in cui pubblicizzava la sua attività: “Voglia di mare, di sole e relax? What else? Che altro? Contattaci per informazioni” scriveva sul social.
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Dopo molti mesi in cui l’azienda le ha versato lo stipendio senza accorgersi di nulla, qualcuno deve avere notato quel profilo Facebook che non coincideva con la realtà dei fatti ed è scattata la sospensione per la capostazione. L’Inps ha così scoperto che la donna, 50enne, consegnava inoltre certificati medici non regolari ma taroccati. Dopo la sospensione ora rischia un quasi certo licenziamento per doppio lavoro e certificati fasulli oltre che una denuncia.