Francesca Benevento, ex pentastellata candidata alle prossime amministrative a Roma con Michetti, è nota per le sue posizioni no vax e complottiste.
A complicare il clima già teso delle prossime amministrative a Roma, ci ha pensato Francesca Benevento, la consigliera uscente nel Municipio di Gianicolense e Monteverde. Ex esponente del Movimento 5 stelle, partito da cui poi è uscita, la Benevento è nota per le sue posizioni no-vax espresse sui social in questi mesi di pandemia. In un post di circa 4 mesi fa, la Michetti scriveva: “Quando dicevo che potrebbero già iniettare i quantum dots ed i media di regime mi hanno diffamato. Oggi ci sono molti video di persone che hanno fatto il siero sperimentale a cui rimane attaccata al braccio una calamita. Si tratta di microchip invisibili all’occhio umano iniettabili con una siringa. Misurano meno di 0,1 millimetri cubi, una dimensione che li rende invisibile all’occhio umano, paragonabili a quelle di un acaro della polvere”. In allegato, un articolo di Dday.it su un microchip sottocutaneo più piccolo del mondo che sarebbe stato – questa la tesi – iniettato con il vaccino contro il Coronavirus.
Altri post, più recenti, hanno invece il retrogusto amaro del complottismo: “Non cadete in trappola, ribellatevi. Non cedete al ricatto, o perderete per sempre la libertà, che già gli accondiscendenti stanno facendo perdere a tutti, per poi perdere la vita stessa”.
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Ma di post ce ne sono molti altri, come questo, del 25 luglio, in cui la Benevento scrive: “Sono tutti legati fra loro da fili invisibili ai nostri occhi: élite finanziarie, big pharma, media, politici corrotti e sotto di loro i medici finanziati dalle case farmaceutiche e le forze dell’ordine che eseguono gli ordini senza osservare la Costituzione, dimenticando di essere dipendenti dello Stato, non del governo. Le cavie sono i popoli a cui viene fornito un racconto falsato della realtà, affinché cadano come mosche nel tranello dei vaxxini. Il loro piano è lo #sterminio dei popoli, perché siamo troppi sul pianeta e come dice Cingolani (ministro della transizione ecologica) l’uomo è un parassita che consuma le risorse del pianeta. Sembra di vivere in un film dell’orrore, invece è realtà”.
L’imbarazzo di Michetti
Sta di fatto che la sua candidatura nella lista del candidato di centrodestra Michetti, ha creato a quest’ultimo non pochi problemi e critiche. “Le opinioni espresse in passato da Francesca Benevento, sui social, al riguardo del ministro Speranza, di cui non ero assolutamente a conoscenza, non rappresentano il mio pensiero, lo spirito della lista che porta il mio nome e tantomeno le idee dei partiti che compongono la coalizione che mi sostiene. Mi dissocio apertamente da ogni parola ed agirò di conseguenza“, aveva detto Michetti giustificando il fatto che, avendo 2.500 candidati, risulta impossibile fare un excursus di tutto quello che hanno dichiarato negli ultimi 10 anni sui social. Peccato, però, che nel caso della Benevento non c’è bisogno di andare indietro di dieci anni, ma bisogna scorrere solo di qualche giorno per rendersi conto di quanto il suo nome sia attribuito ad argomentazioni non solo poco valide, ma false. Certo, una volta saputo il fattaccio Michetti ha preso le distanze. E cosa avrebbe potuto fare?
Secondo quanto riferisce Agi, Enrico Michetti chiederà un faccia a faccia a Francesca Benevento. Un colloquio che avrebbe come unica finalità quella di spingere la candidata, architetto, a ritrattare le sue posizioni. Cosa accadrebbe se questa rimanesse sulle sue posizioni in materia di vaccinazioni? Probabilmente, come ultima ratio, si potrebbe procedere con la revoca dell’utilizzo del simbolo nei confronti della donna e, quindi, l’abbandono della sua candidatura.