G20 Salute, i ministri:«Raggiungere copertura sanitaria universale»

I ministri della Salute dei Paesi aderenti al G20 hanno sottolineato l’intento di tutelare gli operatori e raggiungere una copertura sanitaria universale

G20 Salute-Meteoweek.com

«Ci impegniamo a promuovere una ripresa sana e sostenibile che contribuisca al raggiungimento e al sostegno della copertura sanitaria universale rafforzando la sanità pubblica e concentrandosi sulle cure sanitarie primarie, una prima linea vitale e un collegamento cruciale al più ampio sistema sanitario, e affrontando l’impatto dei determinanti sociali, economici e ambientali della salute», hanno detto i ministri della Salute incontratisi a Roma per il G20.

«Riconosciamo il bisogno di adottare una rinnovata visione di lungo termine che incorpori il raggiungimento della copertura sanitaria universale come obiettivo trasversale degli obiettivi di sviluppo sostenibile correlati alla salute, anche prestando attenzione all’invecchiamento sano e alla demenza senile, in continuità con la dichiarazione dei ministri della Salute del G20 2019, Okayama, Giappone. Mentre lavoriamo per rinforzare i nostri sistemi sanitari, rendendoli più inclusivi e resilienti, ci impegniamo a condividere la nostra esperienza nella maniera più ampia possibile per assicurare che i Paesi siano in grado di apprendere dalle reciproche esperienze, inclusi i successi e le sfide», si legge in una nota.

In merito all’Oms, i ministri scrivono che «dovrebbe essere finanziata dai suoi stati membri in maniera adeguata, sostenibile e prevedibile per adempiere al suo mandato e soddisfare le aspettative rivolte all’Oms. Questo si applica anche a tutti gli altri donatori che contribuiscono al finanziamento dell’Oms».

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«La pandemia da Covid-19 ha evidenziato l’importanza di sostenere e proteggere una forza lavoro sanitaria adeguata e ben formata, e servizi sanitari su base di comunità, affrontandone la scarsità globale, aumentando le capacità produttive per venire incontro ai bisogni di fronte a rischi ed emergenze sanitarie, come anche a disponibilità insufficienti di risorse umane livello nazionale e locale», scrivono ancora. «Sottolineiamo la necessità di promuovere la fiducia nei vaccini, rafforzando la comunicazione pubblica e le strategie di ascolto più efficaci, culturalmente appropriate e basate sulla scienza, adattate al contesto delle comunità a livello locale, combattendo la disinformazione, e promuovendo fiducia nelle istituzioni pubbliche e negli esperti».

«Ci impegniamo a migliorare l’accesso e la condivisione rapidi e trasparenti di ricerche, dati, informazioni e materiali, in linea con leggi e regolamenti a livello nazionale e internazionale, necessari a prevenire, rilevare e rispondere a potenziali emergenze sanitarie future. Riconosciamo che la pandemia da Covid-19 ha avuto impatti significativi sulla salute mentale e l’uso di sostanze, e ha evidenziato lacune nei nostri sistemi sanitari per la salute mentale. È necessario uno sforzo dedicato per aumentare la capacità e migliorare l’accesso ai servizi di salute mentale, in particolare in tempi di emergenze e crisi sanitarie», proseguono.

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«È importante promuovere catene di approvvigionamento globali aperte, resilienti, diversificate, sicure, efficienti e affidabili lungo l’intera catena del valore relativa alla salute, e che il commercio, l’approvvigionamento e le politiche di salute pubblica siano trasparenti così da facilitare il flusso regolare di questi beni», continuano. «Riconoscendo anche l’importanza di evitare impedimenti inopportuni all’approvvigionamento di contromisure medicali, i membri del G20 dovrebbero promuovere la collaborazione internazionale, anche con il sostegno delle organizzazioni internazionali rilevanti e di altri stakeholder, per identificare e affrontare le vulnerabilità come anche migliorare la resilienza e la rapida scalabilità della catena di approvvigionamento a livello globale in maniera coordinata, e sostenere l’espansione delle capacità produttive locali e regionali di beni sanitari», chiosano.

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